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Ci sono aspetti del nostro ambiente che non possiamo vedere, ma che potrebbero comunque influenzare il nostro benessere nel tempo.
Tra questi ci sono i campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati, ad esempio, da infrastrutture come le linee dell’alta tensione – quelle strutture imponenti che molti chiamano “piramidi”.
Questo ci porta a una domanda inevitabile: vivere per anni vicino a queste fonti è sicuro?
In questo articolo esploreremo la questione partendo da una misurazione reale che ho effettuato sul campo.
Confronteremo i risultati non solo con i limiti ufficiali previsti dalla legge, ma soprattutto con i valori suggeriti da ricercatori indipendenti – esperti che, oltre agli effetti immediati, considerano anche le potenziali conseguenze a lungo termine di un’esposizione costante.

Utilizzeremo un rilevatore di campi elettromagnetici artificiali e una tabella di valori di riferimento per capire insieme se l’esposizione in queste aree è propizia per il nostro benessere di lungo termine, oppure no!
Vedremo anche come i valori cambiano man mano che ci si allontana dalla fonte.
Il Dibattito sui Limiti: Effetti Acuti vs. Effetti a Lungo Termine
Prima di addentrarci nelle misurazioni, facciamo una breve (ma fondamentale) parentesi sui valori di riferimento.
Nel campo dello studio dei campi elettromagnetici, esistono due approcci principali nella definizione dei limiti di sicurezza.
Il primo, adottato dalla maggior parte delle istituzioni e alla base delle normative ufficiali, si concentra sugli effetti acuti o immediati, come il surriscaldamento dei tessuti.
È un po’ come valutare quanto è calda una padella sul fuoco: se metti la mano, ti scotti?
In Italia, ad esempio, il limite di legge per i campi elettrici a bassa frequenza (come quelli generati dalle linee ad alta tensione) è di 5000 V/m.

Se desideri consultare il documento per intero lo trovi qui.
Accanto a questo, esiste un secondo approccio, seguito da ricercatori indipendenti e istituti di ricerca privati, che propone limiti molto più cautelativi, con l’obiettivo di tenere conto anche degli effetti di lungo termine, dovuti a esposizioni prolungate nel tempo.
In quest’ottica, la domanda diventa: e se la mano sulla padella ce la lasciassi per 20 anni?
Anche se oggi non avverto nulla, ci potrebbero essere conseguenze col tempo?

(Fonte: emfsafefamily.com. A mio avviso molto coerente con i principi di bioinitiative.org e buildingbiology.com, principali riferimenti per questo articolo.)
I valori proposti da questi approcci precauzionali sono molto diversi rispetto ai limiti di legge. Secondo il riepilogo fornito da emfsafefamily.com, i campi elettrici vengono così classificati:
- Sopra i 50 V/m: Troppo elevato — da evitare.
- Tra 10 e 50 V/m: Livello elevato — è consigliabile ridurre.
- Tra 1 e 10 V/m: Fascia accettabile — ben tollerata.
- Tra 0 e 1 V/m: Fascia ideale — consigliata per zone di riposo (es. camera da letto) o ambienti dove si trascorre molto tempo.
Come già detto, questi valori non sostituiscono i limiti normativi previsti dalla legge italiana, ma per me (che ho a cuore il benessere a lungo termine) sono questi ultimi valori a interessarmi!
Andremo quindi a confrontare le nostre misurazioni con questa tabella.
Mettiamo alla Prova: Le Nostre Misurazioni sul Campo
Utilizzeremo un rilevatore elettronico di campi artificiali per le nostre misurazioni.
Ci tengo a precisare che lo strumento che ho usato, seppur di buona qualità per un uso non professionale, non offre la precisione di strumenti professionali appunto.
È un ottimo alleato per darci un’idea generale dei livelli a cui siamo esposti, ma non sostituisce una perizia tecnica!
Misurazione 1: Proprio Sotto l'Alta Tensione

Posizionandoci proprio sotto le linee e i tralicci, il valore misurato si aggira intorno ai 900∼1000 V/m.
Confrontando questo valore con la nostra tabella di riferimento (basata sui valori conservativi per effetti a lungo termine), notiamo che siamo ben oltre la soglia “troppo alta” di 50 V/m. È chiaro dunque che, secondo questa prospettiva, stare proprio sotto questa piramidi dell’alta tensione non è ideale per il benessere (nel medio-lungo termine).
Allontanandoci: Come Cambiano i Valori del Campo Elettromagnetico con la Distanza
Iniziamo a spostarci per vedere come la distanza influisce sulle misurazioni.

Dietro una Pianta: Ho notato una cosa interessante: posizionandomi dietro una pianta piuttosto folta, il valore è crollato drasticamente, scendendo quasi al valore ideale (0-1 V/m – anche se il campo magnetico, visibile in alto a sinistra, era ancora piuttosto alto).
Questo dimostra come la vegetazione possa agire da schermo protettivo, purtroppo assorbendo essa stessa l’energia. Appena uscito dalla “zona d’ombra” della pianta, i valori hanno ricominciato a salire.

A circa 10-20 metri (in linea d’aria) di distanza dai tralicci, il valore scende ancora, attestandosi intorno ai 70-90 V/m.
È un miglioramento, ma siamo ancora lontani dal range considerato ideale per il benessere a lungo termine.

A 30-40 metri di distanza dal punto di partenza: il valore misurato è crollato ulteriormente, oscillando tra 20 e i 50 V/m. Questo valore rientra ancora nel range Alto (Necessità di ridurre) per il benessere, ma la situazione è migliorata notevolmente.

Allontanandoci di altri 10 passi: il valore misurato è crollato ulteriormente, oscillando tra 0 e 2 V/m, raggiungendo così valori veramente molto bassi!
Considerazioni Importanti sull’Esperimento
È importante ricordare che i valori riportati in questo esperimento hanno valore puramente indicativo.
La precisione delle misurazioni dipende da diversi fattori, tra cui lo strumento utilizzato e le condizioni ambientali. In particolare poi, l’intensità del campo elettrico generato da una linea ad alta tensione può variare nel tempo, a seconda, ad esempio (ma non solo), della potenza della linea stessa e dell’orario della giornata — con picchi spesso più elevati durante le fasce di massimo consumo elettrico.
Inoltre:
- Le distanze sono state stimate in modo approssimativo, contando i passi e convertendoli in metri (e “a occhio” dove contare i passi non era possibile).
- Abbiamo considerato solamente il campo elettrico (per non rendere l’esperimento troppo lungo), ma per una valutazione più comprensiva, avremmo dovuto considerare anche il campo magnetico.
- Lo scopo dell’esperimento non è fornire dati assoluti o certificati, ma dare un’idea generale dell’andamento del campo elettrico man mano che ci si allontana dalla sorgente.
Per una valutazione precisa, specialmente se si tratta di un luogo dove si trascorre molto tempo (come un’abitazione o un ufficio), è consigliabile far effettuare una misurazione puntuale in loco da un perito tecnico.
Conclusione: Fa Male Stare Sotto l'Alta Tensione?
Basandoci sulle misurazioni effettuate e considerando i valori cautelativi (degli studi riportati nelle fonti qui sotto) che tengono conto degli effetti a lungo termine, possiamo rispondere alla domanda iniziale: sì, vivere proprio sotto le linee dell’alta tensione sembrerebbe essere sconsigliabile.
Tuttavia, la buona notizia è che i valori di campo elettromagnetico diminuiscono rapidamente con la distanza.
Come mostrato dalle misurazioni, allontanandosi a sufficienza, i valori rientrano in un range considerato molto basso e ottimale anche per zone di riposo prolungato.
Questo ci ricorda ancora una volta che il nostro ambiente è pieno di energie invisibili che possono influenzare il nostro benessere.
Esserne consapevoli è il primo passo per fare scelte informate e stare bene.
🎁 Regalo al Lettore:
Per concludere, ci tengo a farti 3 regali che ti possano facilitare la fase di ricerca ed eventualmente cambiamento.
In particolare:
- ho preparato una traduzione riassuntiva degli studi fatti dagli esperti di bioinitiative.org, che raccoglie tutti gli studi più rilevanti ed i relativi risultati con i valori di campo elettromagnetico critici al quale hanno notato l’inizio di sviluppo di problematiche quali infertilità, disturbi di personalità, cancro, ecc; In questa raccolta ci si focalizza su campi ad alta frequenza come quelli dei nostri cellulari!
- Ho tradotto quella che a mio avviso è la miglior tabella con i valori soglia che utilizzo personalmente per capire se le rilevazioni che sto facendo sono entro livelli trascurabili, da tenere d’occhio, potenzialmente pericolosi o se assolutamente da evitare; è la stessa che vedi nel video!
- All’interno di queste tabelle, ho inoltre condiviso il link a quello che, in seguito a diverse ricerche, ho trovato essere il miglior lettore di campi elettromagnetici in rapporto qualità prezzo (che non costasse un patrimonio e fosse sufficientemente accurato per gli scopi di questo articolo – cioè aumentare la nostra consapevolezza sul nostro ambiente).
Questi 3 Regali sono disponibili GRATUITAMENTE per tutti coloro che decideranno di iscriversi alla mia newsletter (gratuita), e intraprendere dunque insieme un percorso di kaizen (miglioramento continuo) in tema di benessere energetico, e non solo!
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Ricordo, come sempre, che le informazioni contenute in questo video sono a scopo divulgativo e riflettono esclusivamente la mia opinione personale, maturata come appassionato e ricercatore indipendente nel campo delle energie sottili e dell’elettrosmog.
Le valutazioni fatte si basano su studi pubblici e indipendenti, come quelli di www.bioinitiative.org, www.buildingbiology.com e www.emfsafefamily.com, e non rappresentano valori ufficiali o normativi riconosciuti dallo Stato Italiano o da enti regolatori.
I contenuti non costituiscono in alcun modo una diagnosi, né un consiglio tecnico, medico o legale.
Le misurazioni mostrate in questo video hanno carattere puramente dimostrativo e non sostituiscono in alcun modo una perizia tecnica certificata.
Non sono diretti a promuovere paura, panico o sfiducia nei confronti di enti o aziende, né a sostituire le fonti ufficiali o le normative vigenti.
Invito chi guarda a fare sempre le proprie valutazioni, consultare esperti qualificati e approfondire in autonomia prima di trarre qualsiasi conclusione.
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Un abbraccio e alla prossima,
Samuel
Fonti
Fonti principali usate per quanto riportato in questo articolo:
- www.buildingbiology.com
- *https://emfsafefamily.com/*
- *https://bioinitiative.org/*
- *http://www.casasalute.it/*
- *https://www.isdenews.it/appello-degli-scienziati-per-la-sicurezza-elettromagnetica/*
- *https://commons.wikimedia.org/wiki/File:EM-spectrum.svg*
- *https://www.youtube.com/@EMFExplorer*
- *https://www.youtube.com/@achizeb/videos*
- *https://www.youtube.com/@Drberg*
- *https://www.youtube.com/@emfsafefamily6245*
- *https://www.youtube.com/@optimaldwellingspaces3947/videos*
- *https://cdn.who.int/media/docs/default-source/documents/radiation/what-is-electromagnetic-fields-italian.pdf?sfvrsn=4413b5f9_2*
- https://samuelomoregie.com/campi-elettromagnetici-il-vero-prezzo-dellessere-connessi/