Tutti parlano dei nodi di Hartmann e dei nodi di Curry, ma il vero problema è un altro.
Questi nodi possono realmente far male, ma sono il riflesso di qualcosa di molto più grande!

In questo articolo, capiremo proprio:
- Cosa sono le reti di Hartmann e Curry (e i relativi nodi);
- Che problematiche possono portare; e soprattutto..
- Perché queste reti sono solo effetti secondari e su cosa dobbiamo lavorare per massimizzare il benessere!
Ciao e bentornato/a sul mio blog, se sei nuovo qui il mio nome è Samuel e sono un ricercatore indipendente e radioestesista specializzato nell’utilizzo dell’antenna di Lecher.
Utilizzando questo fantastico strumento ho avuto la possibilità di analizzare queste reti in dettaglio, e realizzare che la maggior parte dei radiestesisti, purtroppo, si sbaglia!
Perchè?
Scopriamolo insieme!
Cosa sono le reti di Hartmann e Curry?
Prima di capire perchè la maggior parte dei radiestesisti si sbagliano, vediamo di capire cosa sono queste reti!
La griglia di Hartmann viene spesso rappresentata con una griglia orientata nord-sud e est-ovest, quindi orientata con i punti cardinali.
La distanza delle sue maglie, o meglio dei suoi picchi energetici, è di circa 2,5 metri tra i suoi picchi di nord, e di circa 2 metri per quanto riguarda quelli di ovest.
Lo spessore di questa densità è di circa 21 cm, anche se a volte può variare.
I punti in cui si incrociano queste direttrici nord-sud e ovest-est sono i famosi nodi.

Per quanto riguarda la griglia di Curry, abbiamo qualcosa di molto simile ma orientato diversamente.
Infatti, se la griglia di Hartmann è orientata nord-sud e est-ovest, quella di Curry non è orientata con i punti cardinali classici, ma con gli incroci: nord-ovest/sud-est e sud-ovest/nord-est.
In questo caso, si tratta di una griglia più regolare, con un picco ogni 3 metri circa per le direttrici nord-ovest e sud-ovest.
Lo spessore dei centri di intensità è di circa 30-40 cm, quindi circa il doppio rispetto a quella di Hartmann.

Questi sono dei picchi energetici del campo elettromagnetico che avvolge il nostro pianeta. Infatti, le bussole funzionano in ogni punto della Terra proprio perché riescono a captare questo campo elettromagnetico.
Questi “muri di energia” ci mostrano che ci sono punti con un’intensità maggiore rispetto ad altri. Se andiamo su un nodo, l’intensità è superiore rispetto a stare al centro di una maglia. Questo non significa che la bussola non funzioni al centro, perché il campo elettromagnetico è praticeamente onnipresente, ma la griglia ci mostra la diversa intensità nei diversi punti.
Come ben sappiamo, il grande complesso di masse e forze in movimento nell’universo, e anche del nostro pianeta, ha una grande influenza sulla Terra. Basti pensare all’influenza della Luna sulle maree, sulla crescita dei capelli e delle unghie.
Allo stesso modo, si ipotizza che altri sistemi di forza siano responsabili per queste griglie di Hartmann e Curry.
In particolare, si fa riferimento al movimento della Terra sul proprio asse, ai movimenti interni della Terra, al campo magnetico terrestre e ai venti solari.



Che problematiche portano?
La rete di Hartmann è stata scoperta dallo studioso (dottore) tedesco Ernst Hartmann, che per primo ha iniziato a notare una correlazione tra questi campi elettromagnetici e le problematiche delle persone. Anche il dottor Curry si è reso conto della stessa correlazione, ma con una griglia inclinata di 45° rispetto a quella di Hartmann.
Tra le problematiche più comuni troviamo:
- astenia profonda, sindrome da fatica cronica;
- forme influenzali che non guariscono;
- disturbi immunitari, con depressione o attivazione iperimmune;
- disturbi endocrini (diabete, infertilità, patologie tiroidee, incapacità di rispondere allo stress);
- disturbi osteo-articolari (articolazioni e muscoli molto dolenti, nevriti);
- disturbi del sonno: insonnia notturna e sonnolenza diurna;
- cefalea ed emicrania;
- vertigini;
- nausea e vomito;
- sinusiti persistenti, senza possibilità di produrre muco;
- modifiche del carattere, spesso caratterizzate da irascibilità, svogliatezza.
Quello che si è osservato nel tempo è che queste complicazioni hanno origine solo se vi si sosta per lunghi periodi, e dipendono dall’intensità della rete nella zona in cui ci troviamo.
Per questo motivo, è bene evitare di averli nel letto o sotto la postazione lavorativa (se lavori in una postazione fissa), ma sono meno rilevanti in altri posti.
L’approccio “tradizionalista” della radiestesia tende a dirci che, se abbiamo una delle problematiche sopra elencate e dormiamo su un nodo, quasi sicuramente il nodo ne è la causa.
L’antenna di lecher però, ci permette un approccio più metodico e razionale!
Grazie a questo fantastico strumento, possiamo individuare i nodi di Hartmann e Curry e vedere se sono correlati alle problematiche che stiamo avendo.
Ad esempio, se abbiamo un problema al cuore, e dormiamo su un nodo di Curry, possiamo verificare se questo nodo ha una frequenza patogena per il cuore. Se non ha una frequenza patogena per esso, è comunque meglio spostarsi, ma sappiamo che il nostro problema non è legato a quel nodo specifico (per lo meno, non in maniera diretta).
L’antenna ci insegna dunque che “avere un accumulo geopatico sul corpo” non è necessariamente correlato alle problematiche che stiamo avendo (anche se spesso sa esserlo).
Perché reti di Hartmann e Curry sono solo effetti secondari?
Ora che abbiamo analizzato il nostro “avversario”, vediamo di capire perché la maggior parte dei radiestesisti si sbagliano!
Ciò che molti credono, è che queste reti (Hartmann e Curry) siano il nocciolo del problema, ma sono in realtà un mero riflesso di un qualcosa di molto più grande!
Il primo a rendersene conto è stato il geniale Walter Kunnen!
Analizzando le case che affittava o vendeva, ha notato che alcune causavano problemi alle persone, mentre altre no.. proprio a causa delle geopatie.
(argomento approfondito qui https://samuelomoregie.com/gli-antichi-segreti-sulla-salute-riscoperti-da-walter-kunnen/)
Approfondendo la questione però, ha scoperto che la rete di Hartmann ha un picco di maggiore intensità ogni 30 metri circa per quanto riguarda il nord-sud, e ogni 24 metri per l’ovest-est!

Lavorando a eliminare il negativo da questa GRANDE RETE ORTOGONALE, si è reso conto che in tutta l’area al suo interno si va a eliminare il negativo, come per riflesso. Quindi, i nodi di Hartmann, che erano così pericolosi, sono “annientati” nel momento in cui si lavora sulle grandi reti.
Lo stesso accade per la rete di Curry, con picchi di massima intensità ogni 36 metri circa per il nord-ovest e il sud-ovest. Anche qui, manipolando la GRANDE RETE DIAGONALE, si riesce a eliminare la nocività di tutta la rete di Curry al suo interno.

Quindi, i nodi di Hartmann e Curry non sono la vera problematica.
Se ne abbiamo uno nel letto o sulla nostra panchina preferita, è bene sanarli o, meglio ancora, spostarsi! Ma, conoscendo questi principi e manipolando la grande rete, lavorare sui piccoli nodi diventa irrisorio.
Se sei pratico di radiestesia sai che si parla anche di altre reti, ma manipolando queste due si elimina la maggior parte delle problematiche e riflessi!
Conoscenze Antiche e Moderne!
Queste conoscenze erano ben note nel passato: basta guardare la posizione di certi edifici come piramidi, chiese, ecc.. Sembra quasi impossibile che tutti questi posti siano su punti energetici così importanti!
Essendo andate perse nel tempo però, (purtroppo) non si trova molta letteratura scientifica a riguardo.
Per questo motivo, quello che ti ho raccontato è frutto della mia esperienza personale e del lascito di Walter Kunnen.
Solo dopo aver ottenuto risultati, ho capito che c’era una solida base di verità. Ti invito a fare lo stesso e a fidarti delle tue conclusioni personali, al di là di quello che io o “la scienza” (cioè altre persone) possiamo dire!
Questa che ti ho condiviso oggi è una visione molto più grande e inclusiva di queste 2 famose reti geopatiche…. Non ci focalizziamo più sui piccoli puntini all’interno, ma guardiamo la “big picture”.
Ma, come prima c’è stata la scoperta di Hartmann, per poi arrivare a capire che questa rete è un riflesso di una rete più grande, chissà quali altre scoperte (e magari migliorie) ci riserva il futuro!
Questa materia ci ha regalato grandi realizzazioni, ma sono certo che siamo solo all’inizio!
Come nota conclusiva, avrai notato che ho parlato di picchi di intensità parlando di queste varie componenti delle reti, sia delle parti interne che di quelle esterne, perché si tratta di picchi di intensità, anche se spesso vengono definiti erroneamente muri energetici.
Questo è un argomento più tecnico che magari affronteremo in un video futuro, ma nel frattempo ti lascio QUESTO VIDEO dove vediamo come rilevare i nodi e armonizzarli con le geometrie sacre.
Un abbraccio e alla prossima,
Samuel
Fonti:
- https://www.youtube.com/watch?v=lhDyVmyQBjQ
- https://www.macrolibrarsi.it/speciali/nodi-di-hartmann.php#:~:text=I nodi di Hartmann sono,metri per 2%2C5 metri.
- https://www.scuolaedile.com/public/ProBios/Geobiologia INBAR P. 2 Energie studiate.pdf
- https://www.studiarapido.it/maree-alte-basse-spiegato-in-modo-semplice/
- https://www.studio-olistico.com/ita/benessere-abitativo/geobiologia/le-geopatie/la-rete-di-curry/
- più le fonti dei miei altri articoli trovabili sul sito, in particolare https://samuelomoregie.com/gli-antichi-segreti-sulla-salute-riscoperti-da-walter-kunnen/
Gran bell’articolo…complimenti anche per come elargisci i concetti nei tuoi video. io mi sto’ occupando di geopatie…ho fatto anche dei test kinesiologici come quello dell’acetilcolina. ho assistito ed utilizzo degli strumenti del dott. limardo
Ciao Emanuele, grazie per il feedback positivo.. felice che l’articolo ti sia piaciuto e che sia una materia in cui lavori!