Skip to main content

Tempo di lettura: 10-12 minuti.

Guardati intorno: tutti corrono, ma nessuno arriva!

Persone che lavorano infelici tutta la vita con il sogno di arrivare alla pensione, e una volta in fondo non sanno più come ammazzare il tempo.

Professionisti in carriera che puntano sempre al prossimo traguardo: la prossima auto, il prossimo aumento, la prossima casa.

Giovani che cercano esperienze — viaggi, sport, avventure — ma non sono mai soddisfatti e puntano sempre all’avventura successiva.

Viviamo in una società di “quando”.

Quando avrò la macchina dei miei sogni, sarò finalmente felice.
Quando andrò in pensione, sarò contento.
Quando mi promuoveranno, la mia vita andrà meglio.

Ma è realmente così?

Se non ottieni quello che vuoi, soffri; se ottieni quello che non vuoi, soffri; anche quando ottieni esattamente quello che vuoi, soffri comunque perché non puoi aggrapparti a nulla per sempre. – “Socrate” (Dan Millman)

Da quando ero piccolo sono sempre stato molto ambizioso, ho sempre puntato ad ottenere il meglio, a darmi obiettivi più grandi, e fare l’impossibile per raggiungerli.

La vita “non è sempre stata dalla mia”, ma con sudore e sacrificio, ho raggiunto la maggior parte di ciò che mi ero prefissato.

Eppure, il senso di completezza e soddisfazione che cercavo sembrava sfuggirmi sempre nel giro di qualche istante.

Comprata la bici dei miei sogni, l’obiettivo è diventato la moto.
Presa la moto, si è spostato alle relazioni.
Poi all’avere un bel fisico, e così via.

Raggiungere un obiettivo mi regalava un momento di pace, ma non durava mai più di qualche giorno.

Nel giro di poco tornavo a correre, tra ansia e frustrazione, tra malcontento e desiderio di farcela.

Ci hanno insegnato che raggiungere gli obiettivi è importante, e allora come mai farlo ci rende felici solo per pochi istanti? E poi torniamo, bene o male, al livello di prima!

Cercando una soluzione a questo dilemma, ho scoperto La Via del Guerriero, e mi ha cambiato la vita.

In questo articolo, vedremo:

  1. Cosa ci separa dalla vera felicità, e come questa causa sia più nascosta di quanto crediamo!
  2. Perché i consigli new age “essere presente” e “accontentarti di quello che hainon sono la soluzione e non funzionano?!
  3. La Via Del Guerriero, e come metterla in pratica per fare un salto di qualità nella tua vita!

Se prenderai sul serio questa rivelazione, tra 6 mesi guarderai indietro e ti stupirai di quanto la tua vita sia cambiata!

L’Illusionista Nascosto: Il Più Grande Inganno all’Uomo Moderno

Qualche tempo fa mi sono trovato ad un semaforo e ho notato una cosa molto interessante:

alla mia destra, c’era un uomo piuttosto agitato, e stava insultando la macchina davanti a lui (per nessuna ragione apparente);

alla mia sinistra invece, c’era una ragazza con un sorriso a 32 denti, che canticchiava una canzone.

Erano entrambi nello stesso posto, nello stesso momento, nella stessa situazione… eppure una sprizzava di gioia, e l’altro per poco non implodeva.

La cosa era tanto paradossale quanto sconcertante:

Come mai lei era così felice e lui sull’orlo di far partire una guerra?

Com’era possibile che fossero in 2 condizioni opposte, nonostante fossero nello stesso posto e stessero facendo la stessa cosa?

Inizialmente mi sembrava assurdo, ma dopo poco ho compreso: perché stavano pensando a cose diverse!

“I tuoi pensieri sono come scimmie selvagge punte da uno scorpione”… …”Sei prigioniero delle tue stesse illusioni su te stesso e sul mondo. … non vedi la tua prigione perché le sue sbarre sono invisibili“- “Socrate” (Dan Millman)

Ciò che determina se siamo felici o meno, non è tanto la situazione in cui siamo, quanto ciò a cui stiamo pensando.

Se è venerdì sera e pensi che a breve uscirai con un amico super simpatico che non vedi da molto tempo, ti viene subito un abbozzo di sorriso.

Se è domenica pomeriggio invece, e ti viene in mente che domani dovrai andare a lavorare, anche se sei ancora a casa, ti sale già una mezza malinconia, soprattutto se non ami il tuo lavoro.

La mente è uno strumento incredibile, ma, se non viene addomesticata, diventa il tuo peggior nemico!

Pensaci: quando ti concentri veramente su qualcosa (e riesci a rimanere concentrato), la mente ti permette di risolvere problemi, studiare concetti affascinanti e talvolta sorprenderti con intuizioni non da poco.

Ma quando non la stai usando, hai mai notato cosa fa?

Se decidi di alzare un braccio, lo alzi!
Se invece non gli dai nessun comando, il braccio sta fermo “in attesa di un tuo ordine”!

Ma la mente?

Se ti concentri su un problema, ti aiuta a risolverlo… ma appena passi a fare altro:
ti ripropone il problema anche quando non serve, facendoti venire il nervoso in momenti in cui in realtà nulla sta andando male;
ti fa preoccupare delle cose più subdole;
ti fa tornare in mente quella volta che hai fatto una figuraccia, facendoti salire vergogna e angoscia;
si mette a prevedere cosa potrebbe andare storto oggi, e cosa magari no;
canticchia una canzone;
ripensa al film che hai visto ieri sera;
ecc, ecc, ecc.

Nessuno di questi pensieri è sbagliato in sé, ma chi ha dato il comando di pensarli?

Siamo noi che comandiamo la mente? (proprio come comandiamo il braccio) O è lei che ci comanda, mettendosi a pensare a quello che vuole ogni volta che siamo distratti?

Questo fatto, a un primo sguardo, non sembra nemmeno così sbagliato, fino a quando non ci rendiamo conto che sono proprio questi pensieri a dettare la maggior parte delle emozioni che viviamo in una giornata.

Pensaci: quante volte ti capita di essere triste, avvilito o arrabbiato perché stai pensando a qualcosa che ti rende così (anche se in quel momento, nella situazione in cui sei, non c’è nulla che vada male) – come nel caso del nostro amico al semaforo!

Eppure in quel momento la mente ti “prende” a tal punto da farti sembrare quel problema distante, una realtà attuale: è un formidabile Illusionista Nascosto!

E il prezzo che paghiamo è alto: ansia costante, rabbia inutile, incapacità di goderci il presente.

Ecco perché non ero mai contento… ciò che comandava i miei livelli di “contentezza” la maggior parte del tempo, non era la mia situazione esterna, ma la mia situazione interna, la mia mente – che però non era sotto il mio controllo!

Ecco perché nessun obiettivo raggiunto sembrava soddisfarmi!

“Il Più Grande Inganno all’Uomo Moderno” è credere che la felicità dipenda da quello che ci accade, quando è chiaro che nella maggior parte del tempo, dipende più da ciò che pensiamo!

E certo, anche la situazione esterna ha un peso, ma se abbiamo il controllo di quella interiore, riusciamo comunque a gestire ciò che ci accade molto meglio!

“Il guerriero agisce e il folle reagisce” – “Socrate” (Dan Millman)

Il primo grande passo quindi, è smettere di lasciarci comandare dalla mente che va per i cavoli suoi.

Smettere di essere sotto il controllo dell’illusionista nascosto!

Iniziare a notare i suoi moti (i suoi pensieri impazziti), e col tempo, distaccarci sempre più da essi, in modo che questi pensieri, in un certo senso non nostri, non ci controllino.

In altre parole, tornare noi al comando!

Per quanto banale possa sembrare “essere presenti”, non solo ci rende estremamente più felici perché meno soggetti al controllo della mente, ma è il segreto che distingue le persone comuni dai grandi Geni, come abbiamo visto in “Come Diventare Più Intelligente Del 99% Delle Persone”.

A meno che non vogliamo diventare degli “Hippy” però, fermarsi qui è un grande errore!

Perché i consigli new age “essere presente” e “accontentarti di quello che hai” non sono la soluzione e non funzionano?!

Cosa distingue l’immaginario comune degli Hippy dalla figura di Gesù Cristo?

Il fatto che i primi, con la loro nuova “pace mentale”, si sono dati a droghe e “nullafacenza” (certo, non tutti, ma è per far passare il concetto), mentre il secondo ha cambiato il corso della storia.

Il motivo per cui molti ripudiano la spiritualità è perché, spesso, il messaggio è “accontentati di quello che hai”, che viene interpretato come “sii felice e non fare nulla”.

Ed è lì il secondo inganno!

Avere il controllo della mente (o per lo meno aver ridotto un po’ la sua egemonia), ci rende certamente più felici, ma

Siamo comunque “animali”, sentiamo la spinta di agire in questo mondo. Ma (quietata la mente) è una spinta che viene da un posto diverso! – Naval Ravikant

Essere felici e fermarsi è la ricetta per diventare delle amebe sociali… questo a molti di noi non piace, ed è per questo che tutti i consigli di “spiritualità” vengono spesso scartati.

Ma è questo che distingue i grandi (Cristo ne è l’esempio maggiore) dai nullafacenti che vantano di essere “presenti”.

Quando fermiamo il circo della mente, abbiamo l’occasione per ascoltarci davvero – i nostri desideri, le nostre ambizioni, l’impatto che vorremmo avere sul mondo – senza il filtro della mente che ci dice “è impossibile; torna al tuo posto”!

Ascoltare questa vocina interiore, questi nostri desideri, porli come obiettivi e fare del nostro meglio per raggiungerli, non solo è la chiave per una vita veramente felice, ma anche il segreto dei grandi della storia.

  • Albert Einstein – da giovane gli insegnanti lo consideravano lento e svogliato. Eppure lui seguì la sua curiosità e le sue intuizioni, arrivando a rivoluzionare la fisica.
  • Marie Curie – in un’epoca in cui alle donne era quasi negato l’accesso alla scienza, scelse di inseguire la sua passione. Divenne la prima persona a vincere due Nobel in due discipline diverse (Fisica e Chimica).
  • Mahatma Gandhi – invece di seguire la via tradizionale di un avvocato di successo, ascoltò la voce della coscienza e dedicò la sua vita alla nonviolenza e alla libertà dell’India.

Cosa accomuna questi 3 grandi personaggi a Gesù Cristo?

Il fatto che avevano degli obiettivi chiari, e non si sono fatti fermare da nessuno.

Tanto è vero che la nostra società esagera l’importanza del lavoro, quanto è vero che non siamo fatti per fare nulla.

I pochi “vecchiotti” che rimangono lucidi e felici, sono quelli che, finita la carriera lavorativa, invece di darsi alla nullafacenza, si danno al fare ciò che amano!

Hanno degli obiettivi, o per lo meno degli interessi, e li perseguono!

E proprio qua sta la chiave: avere degli obiettivi è fondamentale!
Se non sai dove stai andando, se in balia della corrente, e ti sembra che nulla abbia senso!

“Ma come Samuel? Mi hai appena detto che viviamo in una società di ‘quando’.

…’quando avrò X, allora sarò felice’.

Mi hai mostrato come la felicità dipenda da vivere nel presente e non attaccarmi alle aspettative future…

.. e ora mi stai dicendo di darmi degli obiettivi e tornare ad attaccarmi alle aspettative future di raggiungerli?”

Ottima osservazione. So che sembra un paradosso, ma la soluzione c’è… ed è La Via Del Guerriero!

La Via del Guerriero: L’Arte dell’Eccellenza Presente!

La vita è un equilibrio tra aggrapparsi e lasciarsi andare. – Rumi

Molti pensano che ci siano 2 strade per essere felici:

  1. ottenere quello che vuoi (cioè lavorando come fa l’uomo moderno)
  2. volere di meno (cioè privarsi di tutto come fanno i monaci)

Il problema della prima via, è che se anche arriviamo a ciò che ci eravamo prefissati, dopo poco ci diamo nuovi obiettivi, e torniamo a essere insoddisfatti fino a quando non li raggiungiamo.

Il problema della seconda via invece, è che più ci priviamo di qualcosa, e più la vogliamo!

Se ti dico che non puoi mangiare pizza per i prossimi 5 anni, indovina a cosa penserai ogni volta che vedrai del cibo?

Per alcuni la privazione funziona, ma per la maggior parte è una tortura e una strada per l’infelicità!

Per nostra fortuna però, c’è una terza via, la via del guerriero.

Il guerriero ha obiettivi, come l’uomo moderno, ma questi obiettivi non sono cose che gli ha suggerito la società, bensì suoi desideri autentici che derivano dal suo vero io. Da quella vocina che affiora quando fermiamo la scimmia impazzita, l’illusionista nascosto, la mente!

Al contempo infatti, un guerriero ha il controllo della sua mente: non si fa trasportare dai moti dei pensieri, è presente, e dunque felice in questo momento, nonostante non abbia (ancora) raggiunto i suoi obiettivi.

Un guerriero sa dove sta andando, e ci mette tutto se stesso per arrivarci, ma è contento comunque vada.

“Un pazzo è felice quando i suoi desideri sono soddisfatti; un guerriero è felice senza ragione.” – “Socrate” (Dan Millman)

Non mira al risultato, mira all’eccellenza – perché è l’unica cosa che può controllare realmente!

O per lo meno, mira al risultato per avere una direzione, ma la sua felicità non dipende da esso!

Come andranno a finire le cose dipende tanto da lui quanto dal “fato”. L’azione di questo istante però, l’impegno che ci mette, la dedizione, la gioia e l’energia, dipendono interamente da lui.

Questo è il segreto del guerriero.

Sa cosa può controllare, e lo fa al meglio delle sue possibilità; ma sa cosa non può controllare, e non perde un secondo a pensarci.

Non usa la felicità come scusa per non fare nulla, ma come centro per governare la sua energia e per direzionarla dove può realmente avere un impatto.

Fare propria la via del guerriero è il lavoro di una vita, e richiede studio, pratica, test e iterazioni per comprendere cosa funziona veramente, e cosa no.

Ma so che non tutti hanno il tempo per farlo, per questo ne sto distillando la via e le essenze chiave in questi contenuti… non per “dare opinioni dall’alto”, ma per piacere di rendere disponibile ciò che mi ha realmente cambiato la vita.

E se non vuoi perderti le prossime perle su come fare tuo questo modo di vivere, ti lascio qui sotto il form per iscriverti alla newsletter Gratuita:

La Via del Guerriero - L’Arte dell’Eccellenza Presente:

  1. Osserva la mente: nota i pensieri fuori controllo e il loro effetto sui tuoi umori.
  2. Consapevolezza, non repressione: non sforzarti di fermare i pensieri, ma smetti di identificarli come fossero te… renditi conto che non partono da te, da un tuo comando, e soprattutto che se li puoi osservare, evidentemente non sei loro!
  3. Impara la felicità interna: non dipendere dal futuro, bensì coltiva la capacità di “godere di meno”. Il guerriero è felice senza motivo, perché non lega la gioia a condizioni esterne.
  4. Mira all’eccellenza, non al successo: datti obiettivi, una direzione, ma non illuderti che la felicità si trovi dall’altra parte di essi, sia perché non è là, sia perché il poterli raggiungere non dipende interamente da te!
  5. Accetta il cambiamento: il dolore nasce dal voler resistere alla legge del cambiamento.

Riassumendo: mira all’eccellenza e rimani presente!

Il modo più veloce per cambiare la tua vita, è cambiare il tuo approccio ad essa! Non fingendo di essere felice, ma rendendoti conto che è la tua mente (fuori controllo) a governare i tuoi umori ed a renderti triste!

Mettendo in pratica la via del guerriero, puoi suggerire a questa illusione.

Anche se stai scalando una vetta, puoi imparare a goderti il viaggio: il sole, i fiori, la natura, il canto degli uccelli, il cambi di temperatura.

Certo, la vista mozzafiato della cima è speciale, ma lo è solo per qualche istante (e nessuno ci garantisce che ci arriveremo)… quindi perché non godersi tutta la camminata?

Come ogni cosa, si inizia a piccoli passi: inizia a osservare come la tua mente sia totalmente fuori dal tuo controllo, e vedrai che il resto verrà da sé!

Pian piano, inizierai a notare che puoi percepire addirittura energie invisibili intorno a te, come stiamo approfondendo in Maestria dell’Invisibile… ma questa è una storia per un altro giorno!

Grazie per avermi seguito fino a qui.

Spero che queste realizzazioni possano portarti un miglioramento tangibile e profondo come hanno fatto per me.

Un abbraccio e alla prossima,

Samuel

 

 

 

 

 

 

P.S: Ho preso molte citazioni dal libro “la via del guerriero di pace” di Dan Millman, perché, anche se non è l’unico che ne parla (anzi), credo che il suo libro sia un ottimo punto di ingresso a questo modo di vivere, e ne consiglio vivamente la lettura: https://amzn.to/3KbmaPB

Leave a Reply