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In questo articolo ti mostrerò come testo la compatibilità energetica dei rimedi grazie all’antenna di Lecher.

In particolare utilizzeremo 3 semplici step (presi dal mio metodo proprietario, BioVeritas):

  1. Verifica dello stato energetico degli organi
  2. Contatto con la sostanza
  3. Misurazione

Ciao e bentornato/a sul mio blog. Se sei nuovo/a qui, il mio nome è Samuel e sono un ricercatore indipendente e radiestesista specializzato nell’utilizzo dell’antenna di Lecher. Grazie a questo fantastico strumento, possiamo determinare con precisione cosa ci fa energeticamente bene e cosa no.

Prima di addentrarci nel metodo BioVeritas e nei suoi tre passaggi, però, è fondamentale capire come questo strumento ci permetta di valutare la compatibilità energetica.

Come Funziona l’Antenna di Lecher Nel Test di Compatibilità

L’antenna di Lecher è uno strumento radiestesico molto avanzato che, grazie al suo cursore, ci permette di andare a selezionare esattamente la frequenza sulla quale vogliamo sintonizzarci ... Funziona un po’ come una radio: se nelle radio più moderne questo meccanismo non è molto visibile, in quelle di una volta, più meccaniche, era facile comprenderne il principio.

Grazie a una manopola, si poteva muovere un cursore che andava a determinare proprio su quale stazione radio, quindi su quale frequenza, ci si sintonizzava.

Ecco, l’antenna di Lecher funziona proprio alla stessa maniera.

Negli anni si è scoperto che ogni singolo organo del nostro corpo ha una sua frequenza specifica… ecco alcuni esempi di lunghezze d’antenna (sulla scala di sinistra) associate agli organi:

  • 4.15 → Sistema nervoso
  • 4.4 → Cuore
  • 3.8 → Fegato

Questa conoscenza ci permette di analizzare ogni organo e iniziare a comprendere i principi del test di compatibilità energetica.

Il Metodo BioVeritas

Il metodo Bioveritas, che ho sviluppato integrando le migliori pratiche, perfezionandole e aggiungendo un tocco personale, contiene al suo interno anche la parte di “analisi energetica”, e oggi te ne condividerò tre passaggi fondamentali:

1. Verifica dello stato energetico degli organi

Una volta che abbiamo di fronte a noi la persona sulla quale vogliamo effettuare il test, la primissima cosa da fare, ancor prima di procedere con la verifica, è di posizionarla su una zona neutra.

Questo significa una zona dove non ci sia un’emissione energetica (in gergo, una geopatia) che possa andare a falsare i nostri risultati.

Se posizioniamo una persona su un luogo patogeno, su un luogo che potenzialmente fa male, e poi andiamo a verificare il suo stato di salute, probabilmente non otterremo una misura veritiera del suo stato energetico, proprio perché in quell’istante potrebbe essere influenzato negativamente da quella zona. Quindi, il primo passo cruciale è identificare una zona neutra!

Fatto questo, grazie al fatto che l’antenna lecher ci permette di analizzare sia la componente positiva che quella negativa di ogni campo elettromagnetico, in maniera separata (grazie all’astina polarizzata), possiamo sfruttare una conoscenza molto interessante a nostro vantaggio!

Infatti, negli anni si è notato che, non solo possiamo percepire la frequenza di ogni organo, ma anche che vi è una particolare proporzione tra energia di polarità positiva ed energia di polarità negativa che determinano il benessere e/o il malessere energetico dei vari organi.

Esistono cinque stati principali di salute energetica:

  1. Salute (proporzione ideale)
  2. Debolezza (lieve squilibrio)
  3. Equilibrio precario (inizio di uno squilibrio)
  4. Malattia (squilibrio evidente)
  5. Malattia acuta (condizione peggiore)

Questa verifica ci fornisce lo stato di partenza dell’organo, un passaggio essenziale per valutare la compatibilità energetica

2. Contatto con la sostanza

Il contatto con la sostanza può avvenire in due modi:

  • Con un convogliatore energetico: lo strumento trasmette l’energia della sostanza alla persona.
  • Manuale: in mancanza dello strumento di cui prima, si tiene la sostanza in mano per portarla nel campo energetico personale, con un risultato molto simile.

Entrambe le tecniche consentono di testare la reazione energetica prima dell’assunzione del rimedio.

Il convogliatore energetico è uno strumento specifico sul quale andremo a posizionare la sostanza da testare. Questo strumento crea un fascio energetico che porta l’energia della sostanza direttamente verso la persona.

Nella pratica, quello che facciamo è posizionare il nostro rimedio (chiamiamolo X) sul convogliatore, e orientarlo verso la persona da testare, trasmettendo così l’energia del rimedio direttamente su di essa.

In questo modo, possiamo farci un’idea di come la persona reagirà una volta che assumerà il rimedio (ancor prima che lo assuma fisicamente).

Questo è possibile perché siamo composti non solo dalla nostra parte fisica e materiale, ma anche da una parte energetica…. È proprio questa parte energetica che reagisce immediatamente, fornendoci un’indicazione chiara sulla compatibilità della sostanza.

Questo concetto di diversi livelli energetici e di come i nostri organi rispondano a specifiche frequenze è sfruttato anche da altre tecnologie (come ad esempio i raggi X dell’ospedale, che volgarmente “sfruttano la diversa permeabilità energetica” dei nostri tessuti).

In alternativa, se non disponi di un convogliatore energetico, puoi effettuare il contatto anche semplicemente con la mano . Tenendo in mano la sostanza (se il test è su di te, o dandola in mano alla persona interessata), la porti all’interno del tuo campo energetico, ottenendo una risposta simile.

3. Misurazione

Dopo il contatto con la sostanza, ripeti le misurazioni del punto 1 per confrontarle con quelle iniziali. Se la proporzione migliora, il rimedio è compatibile; se peggiora, non è adatto.

Esempio Pratico

Immagina di sentirti nervoso/a e voler testare un infuso di erbe (per rilassare il sistema nervoso) consigliato da un’amica. Vediamo come farlo al lato pratico:

  1. Fase 1: Verifica dello stato energetico
    • Individua una zona neutra e posizionati lì.
    • Muovi il cursore dell’antenna Lecher sulla frequenza 4.15 per analizzare il sistema nervoso.
    • Misura la proporzione tra componente positiva e negativa, grazie all’astina polarizzata (nel nostro esempio, immaginiamo di ottenere come risultato un equilibrio precario.)
  2. Fase 2: Contatto con la sostanza
    • Posiziona l’infuso sul convogliatore energetico e orientalo verso di te.
  3. Fase 3: Misurazione durante il contatto
    • Ripeti la misurazione sul sistema nervoso.
    • Se la proporzione migliora (ad esempio, passando da equilibrio precario a debolezza o salute), significa che l’infuso è energeticamente compatibile e può potenzialmente aiutarci.
    • Se la proporzione peggiora (scendendo a malattia o malattia acuta), significa che l’infuso non è energeticamente adatto a noi.

In questo esempio abbiamo parlato di sistema nervoso, ma questo test può essere applicato a ogni organo del nostro corpo a seconda della tipologia di rimedio.

Ovviamente, anche la dose ideale è un aspetto importante. Se ti interessa, potrei approfondirlo in un futuro articolo: fammelo sapere nei commenti o via mail!

Applicazioni del Metodo

È bene ricordare che questo metodo NON ci trasforma automaticamente in dottori…. Sulla base di soli questi test non possiamo ovviamente fare prescrizioni.

Tuttavia, se sei già un professionista sanitario, questo strumento può rappresentare un’arma in più nel tuo arsenale.

Per chi non è un medico invece, una cosa molto interessante da fare è testare rimedi naturali o prodotti da erboristeria che non richiedono prescrizione.

Oppure, possiamo anche testare i farmaci che ci vengono prescritti dal medico, SENZA uscire dai parametri che il medico ci ha indicato. Mi spiego con un esempio: se il dottore ci dice che per il mal di testa possiamo prendere tre farmaci equivalenti e ci lascia la scelta, possiamo utilizzare il nostro test di compatibilità energetica per capire quale rimedio (tra quelli indicati dal medico) è il migliore per noi in quel preciso momento.

Infatti, ciò che ci fa bene in un determinato momento potrebbe non essere ideale in un altro, se il mal di testa è causato da ragioni diverse per esempio.. e, se abbiamo opzioni equivalenti consigliate da un medico, possiamo scegliere con l’antenna invece che “a caso”!

Avere la capacità di padroneggiare questo metodo ci permette di discernere cosa ci può far energeticamente bene e cosa no.

Possiamo anche utilizzarlo per verificare se un cibo conservato in frigorifero è ancora buono!

È bene ricordare però, che essendo l’antenna lecher uno strumento che richiede sia la parte umana che lo strumento, è soggetta appunto all’errore umano. Inoltre, arrivare a un buon livello richiede anni di impegno e costanza.

Per tali ragioni, è fortemente raccomandato usare il buon senso e consultarsi con un professionista qualificato prima di prendere qualunque scelta relativa a salute, benessere, stile di vita o simili!

Conclusione

Se sei arrivato/a fin qui, ti ringrazio per la fiducia riposta nelle mie parole che ti ha portato a leggere l’articolo per intero. Ti invito comunque a fare le tue ricerche e fidarti solo ed unicamente delle tue considerazioni personali (del resto, nessuno meglio di te sa valutare cosa fa bene al tuo corpo, e cosa no). Come ogni altro articolo di questo sito, è soggetto al disclaimer consultabile al link https://samuelomoregie.com/disclaimer/ , che invito caldamente a leggere prima di prendere qualunque iniziativa sulla base di quanto letto.

In breve, il contenuto del mio sito è puramente informativo e riflette solo il mio punto di vista personale. L’uso delle informazioni è interamente a tua discrezione e responsabilità.

Un abbraccio,

Samuel

Fonti

P.S. I contenuti che condivido nascono da esperienze dirette, test sul campo e studio di varie fonti, comprese quelle dei pionieri che hanno tracciato questi sentieri prima di me.

In particolare, per chi desidera approfondire alcune delle basi di riferimento che ispirano anche il mio lavoro, e vedere le fonti che cito, segnalo questi due articoli:

(Le fonti non si esauriscono qui, ma rappresentano una parte significativa del mio percorso di studio.)

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