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“L’essenziale è invisibile agli occhi”. – Antoine de Saint-Exupéry
A tutti prima o poi è capitato di sentirsi osservati, girarsi, e realizzare che c’era veramente qualcuno che ci stava fissando!
Probabilmente, ti sarà capitato anche di entrare in un luogo (la casa di un conoscente, per esempio) e sentire che non si stava bene, per nulla!
Una sensazione indescrivibile, ma reale.
Quante volte poi, mentre parli con qualcuno in una stanza, basta che entri una terza persona perché l’atmosfera si trasformi: a volte si alleggerisce e diventa più positiva, mentre altre si appesantisce (facendoti passare la voglia di parlare).
“Venne accanto a me, invisibile, e io avvertii la presenza del buono e del bello”. – Carl Gustav Jung
Tutte queste sono esperienze che ognuno di noi ha avuto, ma a cui abbiamo imparato a non dare troppo peso.
Fin da piccioli, c’è stato insegnato a “lasciar perdere le persone strane”, ad usare logica e metodo, e ad ignorare ciò che non è oggettivo, quantificabile e misurabile.
Nessuno ci vieta direttamente di parlarne, ma tutti abbiamo visto come coloro che lo fanno vengono presi per “quelli strani” e spesso ridicolizzati!
Abbiamo quindi imparato a non dare peso a queste sensazioni perché, almeno apparentemente, non sono misurabili.
Ignorarle però, non le rende inesistenti.
Se sentiamo questi “cambiamenti nell’aria”, vuol dire che a qualche livello, in qualche modo, qualcosa cambia!
Ma cos’è quel qualcosa?
Che influenza ha sulla nostra vita?
E perché non lo vediamo con i nostri occhi?
La realtà è che quel qualcosa, che in modo fiabesco potremmo definire come il “Senso di Ragno” di Spider-Man, è la porta di accesso al nostro vero Sesto Senso.
L’unico senso che abbiamo imparato ad ignorare, perché non ci fa vedere “cose materiali” come gli altri cinque, ma sensazioni invisibili.
L’unico senso però, che ci permette di accedere (sempre rimanendo in tema fiabesco) all’“Architettura Invisibile della Realtà”.
Come disse Platone, “Tutto ciò che è visibile proviene dall’invisibile”.
Ma questo “invisibile”, che per anni abbiamo considerato come poetico, è in realtà reale ed accessibile, e la fisica quantistica se ne sta rendendo conto!
“Il giorno in cui la scienza inizierà a studiare i fenomeni non fisici, farà più progressi in un decennio che in tutti i secoli precedenti”. – Nikola Tesla
Per “battere in astuzia il gioco della realtà”, quindi, dobbiamo imparare a vederne quella parte che ci ha sempre tenuta nascosta…
… esplorare questi fenomeni non fisici, e più in generale, questa architettura invisibile della realtà.
Questo è proprio ciò che vedremo oggi, e se vuoi arrivare a comprendere queste forze che regolano gli eventi e diventarne padrone per migliorare la tua vita, leggi questo articolo fino alla fine perché ne riassumeremo la vera essenza.
Poi dedica almeno 10 minuti al giorno a farne esperienza in prima persona.
10 minuti al giorno per imparare a percepire queste forze tu stesso/a, così che non restino “una filosofia interessante”, ma una capacità pratica che ti possa aiutare a raggiungere il tuo vero potenziale.
10 minuti al giorno possono non sembrare molto, ma sono sufficienti a permetterti di accedere a questo mondo.
Fatti apparentemente assurdi.
Intuizioni e sensazioni che non sappiamo spiegare.
La ragione di ciò che ci accade.
È tutto spiegato nella trama invisibile della realtà, ed oggi ne esploreremo una buona parte!
“Se l’ordine implicato diventa chiaro alla coscienza, non possiamo più vivere nello stesso modo di prima”. – David Bohm
O in altre parole:
“Chi ha visto l’invisibile non può più accontentarsi del visibile”. – Rumi
Architettura Invisibile della realtà pt.1 - L’Energia Interna ed il Velo Ipnotico
“La scienza non può risolvere il mistero ultimo della natura. E questo perché, in ultima analisi, noi stessi siamo parte del mistero che cerchiamo di risolvere”. – Max Planck
Prima di occuparci dell’Architettura Invisibile della realtà che sta furori di noi, è bene capire quella che sta dentro – altrimenti non potremmo svelare il mistero.
La società ha sviluppato sistemi formidabili per capire ed intervenire sul “visibile” dell’essere umano:
- la chirurgia che ormai è quasi in grado di smontarci e rimontarci;
- la farmacologia che sa inibire qualunque sintomo;
- e gli ospedali in generale che sanno misurare e monitorare ogni parametro.
Ma siamo solo carne ed ossa?
“L’uomo non è che un’anima che si serve di un corpo.” – Platone
Esiste un’altra parte di noi, una meno evidente ma decisamente più potente, che la scienza non ha ancora compreso a pieno.
Ma se n’è accorta!
Sono presenti, per esempio, diversi casi documentati di madri che, in situazioni di emergenza estrema, per salvare i figli da un pericolo immediato, sono state capaci di compiere gesti di forza straordinaria, come sollevare un’auto.
Le stesse donne, quando invitate a ricompiere quel gesto in “condizioni normali”, non sono in grado di farlo.
Se ci sono riuscite in una situazione estrema però, vuol dire che, da qualche parte dentro di loro, quell’energia c’è!
Allora perché non riescono a richiamarla a comando?
“La forza non viene dal corpo, ma dalla volontà”. – Bruce Lee
Ma quella volontà, volontà intesa come capacità di governare e dirigere l’energia e la percezione interiore, quella capacità di ascoltare e usare il nostro lato energetico, è una di quelle cose “strane” che abbiamo imparato ad ignorare!
Altre culture però, gli hanno dato un peso maggiore:
- Cina (Taoismo, Medicina Tradizionale Cinese) → Qì (Chi, Ki): flusso vitale che permea ogni cosa, fondamentale in pratiche come Qigong, Tai Chi, agopuntura.
- Grecia antica → Pneuma: soffio vitale, principio animatore dell’anima e della vita.
- Giappone (Shinto, Zen, Arti Marziali) → Ki: simile al Qi cinese, energia che sostiene vita e movimento, centrale in discipline come Aikidō e Reiki.
- Roma antica / cultura latina → Spiritus: respiro e spirito, concetto vicino al pneuma greco.
- India (Induismo, Yoga, Ayurveda) → Prāṇa: respiro/soffio vitale, energia che scorre nei nāḍī (canali) e nei chakra.
- Tibet (Bön, Buddhismo Vajrayāna) → Lung: vento-energia sottile che sostiene mente e corpo.
- Ebraismo (mistica cabalistica) → Nèfesh / Ruach: livelli dell’anima, connessi al respiro vitale.
- Cristianesimo antico → Spirito Santo: inteso anche come soffio divino che dà vita.
- Popoli polinesiani / hawaiani → Mana: forza spirituale ed energia vitale che permea persone, oggetti e natura.
- Popoli nativi americani → spesso parlano di Grande Spirito o di un “soffio sacro” che lega tutti gli esseri.
- Alchimia e filosofia ermetica occidentale → Vis vitalis: energia vitale misteriosa che rende la materia “viva”.
- Cultura islamica (sufismo) → Nafs / Ruh: anima-respiro e spirito che provengono da Dio!
Nel 21° secolo invece, specialmente per i ritmi frenetici della vita di noi occidentali, la nostra energia interiore è passata in secondo piano, perché antitetica ai ritmi di lavoro elevati che sono diventati lo standard!
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Stai male? C’è una pastiglia!
Hai una sensazione non misurabile da strumenti? Non è nulla, vedrai che passerà!
Viviamo la vita sotto un velo ipnotico, e non avendo mai il tempo per fermarci, non ce ne rediamo conto.
Un velo ipnotico che ci impedisce di ascoltare la nostra energia.
Un velo ipnotico che non ci fa nemmeno rendere conto che questa energia esiste.
Un velo ipnotico che fa sì che le nostre vere potenzialità saltino fuori solo in casi di pericolo, e non siano invece utilizzabili a comando quando lo reputiamo necessario.
(Anche se a volte ce ne accorgiamo “a caso” in certi momenti, come quando ci capita di sentirci fissati!).
“Se vuoi scoprire i segreti dell’universo, pensa in termini di energia, frequenza e vibrazione”. – Nikola Tesla
Per “Battere in astuzia il gioco della realtà”, non possiamo ignorare il suo aspetto energetico; e imparare a controllare quello nostro interiore è il primo passo.
Arrivare a percepire a pieno (e dominare) la nostra energia interiore richiede costanza e disciplina, ma ti voglio condividere un esercizio che mi ha permesso di diventare consapevole di questo aspetto.
L’esercizio è tanto semplice quanto efficace, ed è formato da 3 step:
1 - Focalizzati sui 5 sensi
“La nascita della mente è la morte dei sensi”. – Socrate (Dan Millman)
Prenditi un momento, siediti comodo/a, occhi aperti o chiusi, come preferisci, e inizia a osservare il tuo corpo:
- la sensazione nei piedi;
- il battito del cuore;
- l’aria che entra ed esce dai tuoi polmoni
Quelle sensazioni sono sempre li, ma solitamente siamo talmente presi dai nostri pensieri e preoccupazioni, che non ci diamo bado.
Invece, prediti un attimo per ascoltarle; assaporale a pieno.
2 - Nota la tua capacità di vederle come quella di ignorarle
“Là dove poni la tua attenzione, lì sei. Tu sei la coscienza che osserva”. – Eckhart Tolle
Pian piano, rediti conto di come non sei il tuo corpo: se stai spostando la tua attenzione in diverse parti del corpo, significa che non sei il corpo stesso, ma un qualcosa “al di sopra” che lo può osservare.
Un piede non può osservarsi da solo, perché è il piede.
Un ginocchio non può osservarsi da solo, perché è il ginocchio.
Il corpo non può osservarsi da solo, perché è il corpo.
Eppure tu puoi osservare tutte queste cose, insieme o separatamente.
Ma puoi anche ignorare.
Se ti focalizzi sui tuoi pensieri, come quando siamo ‘sovrappensiero’, smetti anche di sentire il corpo (perché sei immerso altrove).
Là dove poni la tua attenzione, lì sei.
3 - Osserva la Mente
Porta ora la tua attenzione ai tuoi pensieri: dedica almeno 5 minuti ad osservare, e nota come la mente balza da un pensiero all’altro, spesso senza una logica.
“che esercizio stupido, ho cose più importanti da fare”
“ho comprato i condimenti per l’insalata? mi pare fossero finiti!”
“senti che silenzio, era un po’ che non mi prendevo del tempo per fermarmi”
ecc
Qualunque pensiero arrivi, non combatterlo, ma osservalo.
Renditi conto di come non sei nemmeno la tua mente.
Se riesci ad osservarla (mente parla per conto suo) evidentemente sei qualcosa “al di sopra” di essa, che la sta osservando.
Spesso siamo abituati a identificarci con essa, perché la sentiamo parlare tutto il giorno.
Ma se fossimo la mente, avremmo il pieno controllo di essa. Come penso avrai notato, non è così.
(Se non l’hai mai fatto, prova a fare 10 min di vuoto mentale, e ti renderai conto come il sospendere i pensieri non sia sotto il tuo controllo – per lo meno non ancora).
Sei quindi la coscienza che osserva – sei l’osservatore, non l’osservato.
Ora, con calma, torna a fare quello che stavi facendo prima di questo esercizio, ma cerca di non perdere questa consapevolezza, questa “visione da spettatore”.
(ripeti l’esercizio ogni volta che lo reputi necessario – più lo farai, più potrai arrivare a un ottimo risultato anche in pochi attimi!)
Questo esercizio è un insieme di più tecniche che ho appreso negli anni, che mi hanno permesso di iniziare a notare la mia energia interna.
Perché anch’io ero cascato nella trappola di correre all’infinito senza mai notarla, e ogni tanto ci casco ancora!
Man mano che sono diventato più bravo nel mantenere questa consapevolezza però, mi sono reso conto di diversi cambiamenti nella mia vita:
- Mi sono accorto che molte emozioni nascevano da pensieri legati al passato o a ipotesi sul futuro, e che spesso finivo per agitarmi nel presente senza che in realtà ci fosse nulla di sbagliato qui e ora.
- Ho iniziato a percepire l’energia che si muove dentro di me ogni volta che un’emozione emerge. Non ho smesso di provarle, ma ho smesso di esserne vittima: le osservo, le riconosco per quello che sono — movimenti di energia.
- Più in generale, ho scoperto la presenza costante di un “IO” che osserva tutto ciò che accade in me. Quando riesco a radicarmi in questa prospettiva, vivo con più leggerezza e serenità.
Inizia a porre maggiore attenzione alla tua energia interiore;
inizia a controllarla;
diventa uno spettatore.
Questa è la porta d’accesso al primo dei 3 step per “battere in astuzia il gioco della realtà”.
Perché invece di essere vittime delle circostanze (specialmente interiori, quindi vittime dei tuoi pensieri e delle tue emozioni) ne diventi padrone!
È come se fossi un grande lago in montagna:
L’acqua è limpida, trasparente, riflette le nuvole e il cielo. Questa è la tua vera essenza, la tua energia pura.
Ma ogni volta che un pensiero o un’emozione forte arriva, è come se qualcuno lanciasse un sasso nell’acqua: compaiono cerchi concentrici, increspature, a volte onde più grandi.
(questi sassi a volte vengono lanciati dal mondo e dalle altre persone, ma più spesso dalla tua mente con pensieri su passato e futuro)
Se ti concentri solo sull’increspatura, ti dimentichi che il lago è vasto, calmo e profondo.
La maggior parte delle persone vive solo guardando le onde: si identificano con la rabbia, la paura, la gioia momentanea… credendo che quelle onde siano loro.
Se invece impariamo a ricordare che siamo il lago, ci ricordiamo che invece di dipendere dalle onde dei sassi, possiamo quindi governare noi il flusso della nostra corrente.
La stessa corrente (energia) nascosta che, per esempio, alcune madri hanno saputo sprigionare nei momenti più difficili.
Ed il cuore è uno dei centri più importanti di questa energia.
“La tua visione diventa chiara solo quando guardi dentro il tuo cuore. Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro, si sveglia”. – Carl Gustav Jung
Ma questo è solo il primo step, e ignorare il resto delle energie che ci stanno intorno è molto limitante, non ci fa capire cose come il perché ci accorgiamo quando qualcuno ci sta fissando…
… e proprio per questo, è bene introdurre l’energia esterna.
Architettura Invisibile della realtà pt.2 - L’Energie Esterna
“La materia non è che energia condensata in una forma particolare, e l’universo è un tutto indivisibile”. – David Bohm
Come per “il nostro mondo interiore”, anche per il mondo che ci sta intorno abbiamo imparato a considerarne quasi solo la parte materiale…
… il che sarebbe perfettamente logico, se non fosse che abbiamo appena constatato che abbiamo un sesto senso fatto per percepire anche ciò che va oltre!
Questo sesto senso però, abbiamo smesso di allenarlo, e siamo dunque rimasti limitati ai primi 5!
Ci ritroviamo perciò ad escludere una porzione di mondo enorme, e l’esempio più evidente che spesso cito è proprio lo spettro elettromagnetico.
Si è scoperto infatti, che i colori che vediamo con i nostri occhi sono “onde di luce” colorate, o più scientificamente, campi elettromagnetici:
Come puoi vedere dall’immagine qui sopra, di tutta la vastità di campi elettromagnetici scoperti dalla scienza (che vanno dalle onde radio fino ai raggi gamma e oltre), il nostro occhio ne percepisce solo una piccolissima porzione: quella porzione arcobaleno di cui poi viene fatto un ingrandimento nella parte inferiore dell’immagine!
Il fatto di non vederli però, non significa né che non li usiamo, né che non ci possano fare male (o bene)!
Questi campi elettromagnetici sono zone dello spazio con energia, e questa energia può avere una netta influenza su di noi.
Se ci avviciniamo troppo ai fili dell’alta tensione, sappiamo bene che possiamo prendere la scossa anche senza toccarli.
Se ci avviciniamo troppo a una sorgente di calore (fuoco), sappiamo che ci possiamo scottare anche senza toccarla.
In entrambi i casi, siamo in presenza di una zona dello spazio (”aria”) con una concentrazione di energia:
- nel primo caso energia elettrica (assieme a campo elettrico e magnetico);
- nel secondo caso, energia termica (calore).
Questi sono due esempi in cui la fonte è molto chiara e potente:
- nel primo caso vediamo i fili (materiali) dell’alta tensione;
- nel secondo caso vediamo il fuoco con i nostri occhi, e ci stiamo alla larga.
La realtà però, è che siamo costantemente circondati da molte energie invisibili presenti tutte intorno a noi, anche se non ne vediamo la fonte!
Se stai leggendo questo articolo mediante una connessione internet, per esempio, significa che tutto intorno a te ci sono queste energie.
E queste frequenze fanno funzionare anche la tv, la radio, i forni microonde, i cellulari, ecc ecc
Molte di queste, al contrario di calore ed elettricità che abbiamo appena visto, spesso non provengono da fonti visibili!
Questo significa che, se il nostro occhio avesse un range di vista capace di prendere tutto lo spettro, vedremmo queste energie fluttuare nell’aria.
Vedremmo anche le zone più calde e più fredde come i visori termici (che percepiscono frequenze elettromagnetiche – radiazioni infrarosse a onde lunghe).
Ma come per il caso del calore dove, anche nei casi in cui non vediamo la fonte (come una pentola molto calda che non sappiamo essere calda) e ci avviciniamo troppo, ci possiamo scottare, lo stesso vale per il resto delle onde elettromagnetiche.
Il che significa che alcuni malesseri che abbiamo, per esempio, potrebbero essere causati proprio da queste onde.
Essendo invisibili però, la maggior parte delle persone non ne conosce nemmeno l’esistenza, e come per la mente nel punto precedente, stanno ignorando una fetta notevole di ciò che influenza la loro realtà.
Se quindi vogliamo sapere dove questi campi elettromagnetici sono presenti e dove no, per buona parte di essi ci basta un misuratore di campi elettromagnetici come QUESTO.
Infatti, siccome sfruttiamo queste frequenze, abbiamo imparato anche a misurarle.
La questione però, si fa intrigante:
anche se abbiamo detto che queste energie, se eccessive, possono farci male (perché permeano i nostri tessuti, ci passano attraverso, e possono creare delle problematiche), non sempre sono l’unico problema.
In altre parole, possono essere la causa per cui, entrati in un luogo, senza sapere il perché, sentiamo che lì si sta male… talvolta però, anche in assenza di questi campi, possiamo avere la medesima sensazione!
E questo porta a galla un’intera fetta “nuova” di energie invisibili, che la scienza ancora fatica a rilevare: Le Geopatie.
“La malattia è spesso un problema di luogo: certe persone si ammalano non per debolezza, ma perché dormono o lavorano in punti di radiazione nociva”. – Dr. Ernst Hartmann
Queste energie, come i famosi nodi di Hartmann, sono zone in cui l’energia “nell’aria” è diversa e più concentrata. A volte è energia positiva, altre negativa.
Non si tratta però di campi elettromagnetici, ma probabilmente di uno spettro nuovo (che la scienza non conosce, ma che la fisica quantistica sta scoprendo, come vedremo a breve).
Spesso quindi, questo tipo di energia (che non vediamo, ma sentiamo) è la ragione per cui in alcuni luoghi ci sentiamo bene, mentre in altri no.
I bambini se ne accorgono più degli adulti, ma col tempo (per le ragioni viste prima) imparano ad ignorare queste sensazioni, e da adulti finiscono per sostare in luoghi per nulla ideali.
La sfortuna maggiore è quando ce le troviamo nel letto, perché ci passiamo 6-9 ore ogni notte, per anni!
Qui si tratta di un terreno non ancora vagliato dalla scienza, ma ben sondato da diversi ricercatori indipendenti, tra cui Walter Kunnen – ti lascio qui le sue conclusioni di cui abbiamo già parlato.
Imparare come percepire questo tipo di energie con esattezza e come proteggerci, è un argomento a cui ho dedicato anni di studio, test e ricerca, e ti lascio di seguito il link a una lezione gratuita dove vado nel merito di come percepiamo queste energie: clicca qui se vuoi capirlo.
Lavorando su queste energie ho visto svanire le problematiche più diverse di cari e conoscenti, e non smetto mai di stupirmi!
Per battere in astuzia il gioco della realtà dunque, il secondo step è propio questo:
Imparare a vedere questo secondo aspetto nascosto (che la maggior parte non ignora)!
Questo ci permette di:
- capire perché in un luogo stiamo bene e in un altro no;
- percepire con chiarezza quali fonti/zone/aree stanno compromettendo il nostro benessere senza che ce ne rendiamo conto;
- imparare a vedere veramente tutto quello che ci sta intorno, e capire le vere cause di fenomeni che sembrano inspiegabili.
Rimane però un terzo punto che non abbiamo ancora affrontato, e parte tutto dalla domanda:
Come mai la scienza tradizionale non riesce a misurare questo tipo di energie? E cosa ne pensa la fisica quantistica?
La risposta a questa domanda racchiude anche la spiegazione di come facciamo a renderci conto che qualcuno ci sta fissando, questione che ci siamo posti all’inizio, e che stiamo per risolvere!
“La materia della fisica è come un’ombra gettata da qualcosa di più sostanziale, eppure invisibile”. – Arthur Eddington
Architettura Invisibile della realtà pt.3 - L’Oceano In Cui Viviamo
“Il vento non si vede, ma muove tutto: così è l’energia che permea l’universo”. – Proverbio Zen
La scienza ha sempre considerato il vuoto, vuoto.
La fisica quantistica invece, ha scoperto e dimostrato che ciò che appare come vuoto in realtà pullula di energia potenziale (campo del punto zero).
Ciò che chiamavano “etere” in antiche tradizioni, oggi viene definito “campo quantico”.
Questo spiega tutto: non siamo mai stati in grado di misurare cose come le geopatie, “le sensazioni” che riceviamo dall’ambiente, e tutte queste cose “strane” perché sono fluttuazioni di ciò che la scienza ha sempre considerato “nulla”.
Dai Veda all’energia del Qi, fino alle teorie di Einstein sull’etere: culture diverse hanno parlato della stessa realtà invisibile che unisce tutto – l’universo fuori di noi, con quello dentro di noi.
Oggi la fisica ci sta fornendo un linguaggio nuovo per riscoprire “antiche intuizioni”.
Questo apre la porta a una nuova comprensione del mondo!
Innanzitutto, spiega chiaramente la fonte delle geopatie: il campo quantico, attraversando diverse zone, ne propaga “l’informazione energetica”.
In altre parole, come un corso d’acqua che attraversa una zona di inchiostro colorato, si sporca di quel colore, allo stesso modo l’energia che si muove nello spazio e permea tutto (perché siamo fatti di atomi – che è dimostrato essere più vuoti – “nulla” – che pieni), prende e propaga le caratteristiche di ciò che incontra.
Queste caratteristiche sono energie, frequenze e vibrazioni!
Ancora una volta, il buon Tesla ce lo aveva detto:
«Se vuoi scoprire i segreti dell’universo, pensa in termini di energia, frequenza e vibrazione». – Nikola Tesla
La cosa però va ben oltre!
Uno studio della Cleveland Clinic ha mostrato che allenarsi mentalmente (visualizzazione) può aumentare la forza muscolare fino al 13,5%, dimostrando che il pensiero modifica la materia.
Uno altro studio universitario in Germania (guidato dal Dr. Dietmar Schmidtbleicher presso la Goethe University di Francoforte), ha mostrato che un gruppo di persone che ha sostituito parte dell’allenamento fisico con la visualizzazione degli esercizi ha ottenuto miglioramenti in performance e massa muscolare paragonabili a quelli di chi si è allenato fisicamente.
Hai capito bene, in entrambi i casi sono diventati più forti e muscolosi, PENSANDO DI ALLENARSI!
Se un pensiero può modificare la forza muscolare, allora significa che non è solo un qualcosa di “astratto”, bensì ha effetti concreti sulla materia.
I pensieri non solo “possono farci sentire male” anche quando non c’è nulla che vada male, come visto nel primo paragrafo, ma possono cambiare la materia (farci crescere i muscoli per esempio).
È risaputo inoltre che il cervello emette un campo elettromagnetico (energia) misurabile.
Ma se queste energie dei pensieri dunque, può modificare la materia interiore (muscoli), essendo che è misurabile esternamente (e quindi sta creando fluttuazioni del campo quantico che ci sta intorno), possono modificare anche ciò che sta fuori?
Effettivamente, quell’energia mossa dai pensieri e dalla volontà/intenzione, è quella che percepiamo quando una persona ci sta fissando!
Fissandoci, sta dirigendo la sua attenzione, concentrazione, volontà e pensieri verso di noi, i quali abbiamo visto emettere un’energia.
In altre parole, se siamo immersi in un “oceano di campo quantico”, allora lo sguardo non è neutro: muove energia e crea correnti sottili che gli altri percepiscono.
Sviluppare il nostro sesto senso, quindi, significa imparare a percepire queste correnti!
Infine, per comprendere la portata di questa realizzazione, ti porto un altro dato.
L’OMS stima che oltre il 60% delle malattie moderne siano legate allo stress, che non è materiale, ma nasce da emozioni e percezioni che alterano il campo biochimico ed energetico della persona.
Se quindi queste emozioni (energia interna) sono la possibile ragione del 60% delle malattie, non è così strano pensare che il restante 40% possa essere dovuto all’energia esterna che abbiamo appena visto!
Tutte queste problematiche e malattie moderne che spesso vengono attribuite al caso e alla “genetica”, forse sono legate a cause invisibili che non abbiamo ancora imparato a comprendere a pieno (in realtà sì, ma questo è un discorso per un altro giorno).
Queste sono solo alcune delle conclusioni derivanti da questa realizzazione, ma ce ne sono un’infinità che non abbiamo nominato.
La terza chiave per battere in astuzia il gioco della realtà è comprenderne a pieno la sua parte invisibile, come l’energia interna ed esterna siano fortemente correlate, e come tutte le cose che affidiamo al “caso” sono in realtà legate a cause che ci erano ignote, ma che sempre più stiamo scoprendo.
Credere che esista solo la materia, ignorando le forze invisibili (pensieri, emozioni, energie sottili, geopatie, CEM, influenze energetiche cosmiche e leggi universali) che governano la realtà, è una grande trappola.
Come possiamo vivere bene se ignoriamo una grande fetta di ciò che ci influenza?
Con questi contenuti, con il progetto Maestria dell’Invisibile e con tutte le altre iniziative che sto portando avanti, il mio intento è rendere visibile ciò che nessuno ci ha insegnato a vedere, proprio al fine di vivere meglio!
E sebbene non mi ritenga sicuramente arrivato, ho decifrato 3 componenti chiave di quella che chiamo “l’Architettura Invisibile della realtà”, e lavorando su questo ho notato un notevole miglioramento della mia qualità di vita.
Riassumendo
La Prima chiave è rendersi conto che non siamo i pensieri, e nemmeno le emozioni. Questa consapevolezza ci dona:
- la possibilità di viverle e farne esperienza, senza venirne travolti;
- (col tempo) ci permette di iniziare a percepire le energie esterne sempre più!
- e se impariamo a usare questi pensieri a nostro vantaggio, possiamo fare cose incredibili (come, banalmente, crescere i nostri muscoli). Ma se non li controlliamo, rischiamo che i pensieri negativi abbiano l’effetto opposto!
La Seconda è ricordarsi che ci sono un’immensità di energie invisibili intorno a noi:
- campi elettromagnetici
- geopatie
- e più ingenerale “energie sottili”
che hanno la capacità di influenzarci, anche se non ce ne rediamo conto!
La Terza, e forse più innovativa, è che la fisica quantistica ci ha dimostrato che viviamo in un “oceano invisibile interconnesso”.
Questo mette fortemente in discussione tutto quello che credevamo di sapere sul mondo, creando nuove relazioni causa-effetto, rendendo spiegabili fenomeni apparentemente “assurdi e magici” dal più banale (intuizione), ai più stupefacenti (telepatia).
È chiaro dunque che non siamo solo un corpo che agisce: ognuno di noi è un marinaio in un oceano invisibile. Se usiamo solo l’acceleratore (azioni) ma senza timone (pensieri), bussola (sentimenti) e senza conoscere le correnti (energie sottili), restiamo alla deriva.
Imparando a prendere il controllo dei nostri pensieri, a percepire in prima persona l’invisibile che ci sta intorno, ed esplorando e sperimentando questo mare di possibilità, possiamo quindi “Battere in astuzia il Gioco della Realtà”, dove spesso ci sentiamo “intrappolati ed impotenti” proprio perché ne ignoriamo una grande fetta!
Anche questa volta, ti ringrazio per aver letto fino a qui, e spero vivamente che queste realizzazioni possano portare un cambiamento profondo nella tua vita, proprio come hanno fatto nella mia!
Un abbraccio e alla prossima,
Samuel
P.S.: Se questo articolo ti è piaciuto, sono certo che anche questo qui su “Come Diventare più Intelligente del 99% delle Persone” possa piacerti – sono estremamente correlati e si supportano l’un l’altro.
Disclaimer finale:
Come ho reso chiaro nel testo, e ci tengo a ribadire per questioni legali, la scienza ufficiale riconosce probabilmente un 50% di quanto trattato in questo articolo; non riconosce ad esempio l’esistenza di effetti energetici misurabili simili alle “geopatie” con i metodi scientifici attuali, e molti di questi fenomeni sono spiegati come suggestioni o percezioni soggettive. Tuttavia, si potrebbe riflettere sul fatto che, se esistono fluttuazioni quantiche e campi sottili invisibili (che come abbiamo visto la scienza probabilmente non ha ancora scoperto perché li considerava parte del “nulla”- ma che la quantistica ci ha confermato), essi potrebbero influenzare in modi non ancora del tutto compresi fenomeni ambientali o sensazioni, e spiegare perfettamente la questione… confermando il sentire di molte persone che fino ad ora sono state definite “strane” e ignorate.
Come questo fatto, diversi altri qui presentati sono tuttora in campo sperimentale e non comprovato, ma personalmente ho avuto la possibilità di sperimentare diverse delle questioni trattate e vedere risultati tangibili nella mia vita.
Come sempre però, lo scopo della mia condivisione è piantare un seme di curiosità, e il mio invito resta come sempre di fare le tue ricerche e giungere alle tue conclusioni personali.
