Molti pensano che la radiestesia sia questione di sensazioni.
Una scuola senza metodo, soggettiva e poco attendibile…
….e apparentemente hanno ragione!
Un pendolo che “si muove da solo”?
Una bacchetta che rileva acque sotterranee?
Chi mi dice che non si tratti di un enorme circo?!
Ciao e bentornato/a sul mio blog, se sei nuovo qui il mio nome è Samuel e sono un ricercatore indipendente che ha approfondito il mondo della radioestesia fisica (e non solo) grazie all’antenna di Lecher inventata dall’ingegner Schneider.
In questo articolo andremo nel merito proprio di questa questione, e capiremo:
- Se si tratta di Scienza o Semplice Autosuggestione?
- Che differenza c’è tra Radiestesia Fisica e Radiestesia Mentale?
- E soprattutto, è veramente attendibile o si tratta appunto di un enorme circo?
Le verità scientifiche non si decidono a maggioranza. – Galileo Galilei
Cos’è La Radiestesia?
Prima di mettere alla prova questa materia, è bene capire di cosa stiamo parlando.
Secondo Wikipedia:

Il rabdomante poi, viene definito come un “esemplare specifico” di radiestesista, specializzato nell’individuare la posizione di corsi d’acqua sotterranei (più propriamente, linee di flusso) spesso utilizzate per la realizzazione di pozzi.
Al che viene spontaneo chiedersi: è realtà o finzione? Ci sono dei principi sensati dietro tutto ciò?
L’opinione degli esperti si divide, ma il buon senso (unito alla fisica) può essere un’ottima guida nello svelare questo mistero.
Le 2 parole chiave sono:
- Campi elettromagnetici – studiati da Elettrodinamica, Elettrostatica, Magnetostatica ed Ingegneria Elettromagnetica;
- Universo – oggetto di studi da parte di quasi ogni disciplina umana dalla notte dei tempi, ed elemento chiave della moderna Fisica Quantistica!
Cosa Ci Insegnano I Campi Elettromagnetici Sulla Radiestesia?
Se hai mai sentito parlare di elettromagnetismo, probabilmente non ti è nuovo il concetto di spettro elettromagnetico, il quale rappresenta la totalità dei campi elettromagnetici che la scienza moderna è riuscita a riconoscere e classificare.

Questo famigerato spettro ci insegna 2 cose:
- ci sono un’infinità di diverse lunghezze d’onda che, a seconda della loro caratteristiche, sfruttiamo per diverse funzioni; come ad esempio:
- onde radio, utilizzate appunto dalla tecnologia radio;
- i raggi X, molto utilizzati negli ospedali;
- le onde della telefonia, che ci permettono di comunicare ogni giorno;
- ecc
- I nostri occhi (responsabili della vista – il senso che utilizziamo maggiormente) riescono a percepirne (vederne) solo una piccolissima parte, rappresentata dal piccolo arcobaleno in alto, di cui di seguito vediamo un ingrandimento:

È evidente che i nostri occhi non siano in grado di vedere una grande parte di ciò che esiste.
Se così non fosse, vedremo attorno a noi:
- le onde della telefonia ed il mondo di internet;
- la nostra voce “che vola” da un telefono all’altro mentre siamo in chiamata;
- i raggi X che ci attraversano mentre facciamo “una lastra” in ospedale;
- ecc. ecc.
Invece, tutto ciò è assolutamente invisibile agli occhi della maggior parte di noi.
Siamo solamente in grado di usarne le “conseguenze”, grazie ad alcune menti geniali che le hanno rese disponibili mediante la tecnologia.
Cosa che, tra l’altro, spesso facciamo senza chiederci come e perché ciò che stiamo facendo funzioni!
Come vedremo a breve, questo universo invisibile è dominio proprio della radioestesia!
Cosa Ci Insegnano Universo E Fisica Quantistica In Merito Alla Radiestesia?
Preso atto della totalità dello spettro elettromagnetico, ci è altrettanto chiaro che, da sempre filosofi, scienziati, religiosi e mistici hanno provato a rispondere a domande esistenziali come:
- Cos’è la vita?
- C’è qualcosa dopo la morte?
- Eravamo qualcuno/qualcosa prima di nascere?

Se proviamo a cercare una risposta alla prima di queste domande, per esempio, Wikipedia ci dice:
La vita è l’insieme delle caratteristiche degli esseri viventi che manifestano processi biologici come l’omeostasi, il metabolismo, la riproduzione e l’evoluzione…
e ancora,
… La biologia, ovvero la scienza che studia la vita, ha portato a riconoscerla come proprietà emergente di un sistema complesso che è l’organismo vivente. L’idea che essa sia supportata da una «forza vitale» è stato argomento di dibattito filosofico, che ha visto contrapporsi i sostenitori del meccanicismo da un lato e dell’olismo dall’altro, circa l’esistenza di un principio metafisico in grado di organizzare e strutturare la materia inanimata.
per poi dire:
La comunità scientifica non concorda ancora su una definizione di vita universalmente accettata, evitando ad esempio di qualificare come organismo vivente i sistemi come virus o viroidi.
Chiaro e lampante è che la prima parte è una mera definizione di caratteristiche che organismi vivi manifestano, non una definizione di vita!
La seconda parte poi, abbozza l’idea di una “forza vitale”, che tutti possiamo intuire in quanto presente in noi, ma che non siamo in grado di descrivere a parole.
Termina poi affermando che “la comunità scientifica non concorda ancora su una definizione di vita universalmente accettata”, evidenziando come domande del genere mettano in crisi anche il più moderno e rinomato sistema di conoscenza!
Se ci domandiamo poi, “perchè “un numero sufficiente di volte, ci rendiamo conto che non sappiamo anche ciò che credevamo di sapere… siamo “solo” riusciti ad analizzare, catalogare, e utilizzare (entro certi limiti) una serie di “funzioni” del nostro mondo.
Pensi che stia esagerando? Proviamo:
Immagina di urtare con il gomito una matita che avevi posto sull’orlo della tua tavola da pranzo, e di osservarla cadere (proprio come capitò alla Mela di Newton). Cominciamo a porci dei “perché”:
- PERCHÉ la matita cade a terra e non vola? Perché è attratta dalla gravità terrestre.
- PERCHÉ esiste la gravità? Perché le masse si attraggono reciprocamente, come descritto dalla legge di gravitazione di Newton e, più approfonditamente, dalla teoria della relatività generale di Einstein, che spiega che le masse curvano lo spazio-tempo.
- PERCHÉ le masse curvano lo spazio-tempo? Perché la struttura dello spazio-tempo risponde alla presenza di energia e materia, secondo i principi della fisica moderna.
- PERCHÉ lo spazio-tempo si comporta in questo modo? Non lo sappiamo. Possiamo descriverlo, modellarlo matematicamente, e prevedere come si comporterà, ma non abbiamo una risposta ultima al “perché” fondamentale… entriamo in un territorio dove la scienza si avvicina alla filosofia. Non sappiamo perché l’universo abbia queste leggi e non altre…. il motivo profondo del loro esistere è per noi un mistero.

Se poi entriamo nel merito della fisica quantistica con concetti come ”l’effetto osservatore”, eclatante nel caso della famosa “doppia fenditura” (spiegato egregiamente qui https://www.youtube.com/watch?v=62je_VgHHO0&ab_channel=ValeriaBobbio), ecco che la nostra certezza di conoscere il mondo crolla.
Dopo aver messo a dura prova la nostra mente lineare, possiamo dunque affermare che:
- siamo in grado di percepire solo una piccola porzione di ciò che ci circonda, e
- sappiamo gran poco dei “perché” fondamentali di questo mondo.
Questo nulla toglie alla scienza moderna che negli anni ha fatto scoperte che hanno letteralmente rivoluzionato il modo di vivere degli esseri umani…
.. ma resta il fatto che, seppur più “avanzati”, siamo ancora ben distanti dall’essere onniscienti!
In gran parte, con una buona dose di umiltà, ci rendiamo conto che sappiamo di non sapere!
La radiestesia ci offre un tassello del puzzle in più, nel tentativo di aiutarci a svelare parte di questo mistero!
I Principi Di Funzionamento Della Radiestesia
La radiestesia si pone come un ulteriore strumento nel nostro arsenale, che ci vuol aiutare a capire meglio il mondo che ci circonda, e avere un rapporto più diretto con quel mistero, quell’assoluto che alcuni di noi chiamano universo, altri Dio ed altri ancora Infinito.
In tono più “scientifico”, a mio avviso la Radiestesia è l’arte e la maestria di percepire e misurare l’interezza dello spettro elettromagnetico (e forse oltre).
Ma, come?
In buona sostanza mediante strumenti che, in maniera più o meno elaborata, sono fatti per avere un contatto ed interazione con tutta quella parte di invisibile (campi elettromagnetici) che ci circonda, ma che non riusciamo a percepire con i normali 5 sensi.
Questa è un obiettivo che in parte la tecnologia ha già raggiunto.
È infatti alla base di quasi tutte le trasmissioni e telecomunicazioni.

Se però, questa sfrutta la capacità di interconnettere due o più strumenti progettati dall’uomo (es. cellulari) per far avvenire una trasmissione di dati, la radiestesia si occupa di percepire ed interpretare tutte quelle emissioni che derivano sia dalla natura che ci circonda (campi elettromagnetici naturali), sia da quella parte a noi poco conosciuta(Universo/Dio/Infinito/Inconscio).
I principi di funzionamento di questa misteriosa materia però, la dividono in 2 “branche”: la Radiestesia Fisica e la Radiestesia Mentale.
Prima di entrare nel merito, se sei interessato a capire i diversi strumenti che la radiestesia ha nel suo arsenale, ho creato un pdf con un riassunto dei principali e una breve spiegazione delle loro caratteristiche, è completamente gratuito e lo trovi QUI.
La Radiestesia Fisica
La radiestesia fisica è sicuramente quella più affine a coloro che hanno un approccio prevalentemente “scientifico-logico-razionale”, in quanto si basa su principi piuttosto chiari e, sebbene non sempre totalmente riconosciuti, spesso accettati e apprezzati come ipotesi plausibile dalla scienza moderna.

Infatti, se prendiamo l’esempio dell’antenna di Lecher, strumento considerato il “massimo esponente” della radiestesia fisica (quello che uso principalmente e che ho portato in più video ed articoli), noteremo subito le caratteristiche tipiche di uno strumento e metodo scientifico:
- È stata progettata dal fisico tedesco Reinhard Schneider; il quale l’ha poi chiamato così in onore all’ingegnere austriaco Ernst Lecher, colui che per primo (nella storia moderna) è riuscito a misurare la lunghezza d’onda. Già questo ci fa capire che chi l’ha creata aveva sicuramente una formazione e metodo di un certo livello.
- È stata ingegnerizzata per captare le cose in maniera fisica; come abbiamo visto nell’ articolo sull’antenna di lecher infatti, è uno strumento che ha uno specifico range di funzionamento nell’ordine dei Ghz, capta usando principi fisici, e ci fornisce una chiara lettura della lunghezza d’onda in cm (convertibile in Hz).
- Si avvale del corpo solo come strumento di ricezione impulsi; a differenza della radiestesia mentale, in quella fisica è lo strumento che seleziona che tipo di lettura fare (selezionando per esempio la lunghezza d’onda del segnale d’acqua in cm). Fatto ciò poi, l’operatore dovrà “solamente” stare attento a percepire quando lo strumento gli trasmetterà un impulso, indice del fatto che è in presenza della frequenza selezionata sul cursore (linea di flusso sotterranea nel nostro caso).
- Richiede una formazione specifica e non poco allenamento; al contrario di altri strumenti radiesteici le cui basi si possono apprendere nel giro di poco tempo (che vanno comunque poi approfondite negli anni), nel caso dell’antenna lecher servono invece mesi prima di riuscire a fare le misure più semplici in maniera accurata. Una volta apprese però, ci da uno strumento che ad ora, in termini di precisione, accuratezza e metodo, non ha paragoni.
- Ha una probabilità inferiore di commettere errori: se sommiamo il fatto che il corpo ha “solamente” una funzione di percepire impulsi e variazioni, e che è necessaria una formazione lunga specifica, è chiaro come si tratti di due variabili che portano inevitabilmente ad una probabilità più bassa di commettere errori.
Pertanto, seppur non oggettivo quanto può essere un misuratore elettronico ad esempio, ci permette di fare misure che quest’ultimo non è in grado di fare, e con un accuratezza ed efficacia non da poco!
C’è anche da dire che, anche i migliori strumenti elettronici possono dare oggetto ad errori, inesattezze, “starature”, ecc.. quindi, imparare a affinare e fidarci del nostro corpo, a mio avviso è un’alternativa addirittura preferibile in molti contesti!
Questo tipo di radiestesia, seppur portandoci un passo oltre la comune conoscenza, ha comunque un limite… che la radiestesia Mentale non ha!
La Radiestesia Mentale
La radiestesia Mentale, coinvolta da un più grande alone di mistero, è sicuramente meno adatta a chi ama “scienza e rigore”.
Anche se sono piuttosto certo che molti fisici quantistici non la rinneghino affatto, è più indicata per coloro con un approccio più interessato a spiritualità e magia.

Strumento cardine di questo filone infatti, è il famoso pendolo, che (in molte delle sue configurazioni) non rispecchia i classici canoni di quello che viene comunemente riconosciuto come “strumento di misura valido”. Più in dettaglio:
- Fatta eccezione di pochi esemplari (quali primo fra tutti il pendolo universale), un “normale pendolo” altro non è che un peso bilanciato, collegato ad un cordino.
- È la mente che fa da padrona: escluse versioni particolari, il classico pendolo non si basa su un principio fisico (come un cursore che seleziona una lunghezza d’onda) per rilevare le cose, bensì la ricerca viene fatta mediante un comando mentale. Se nel caso dell’antenna di Lecher per esempio, viene affidato allo strumento il compito di “rilevare solamente i segnali dell’acqua” per esempio, nel caso del pendolo (e della radiestesia mentale in generale) è l’operatore che si da il comando mentale (o per meglio dire, l’intento) di percepire solo segnali derivanti da acqua sotterranea in movimento, ignorando poi la vastità di altri segnali presenti “nell’aria”.
- Non ha uno specifico range di funzionamento: un comune pendolo, non avendo un cursore/selettore che ne limita la scala di funzionamento, può percepire praticamente qualunque cosa che l’operatore si pone in mente, e va ben oltre i “segnali fisici”, entrando anche nel mondo della divinazione e magia.
- È più semplice da usare, e si possono ottenere le prime soddisfazioni in tempistiche relativamente brevi (anche se per letture “certe e rigorose”, non si tratta certo di una passeggiata).
- Essendo il corpo in comando di tutto, dal comando alla rilevazione, è uno strumento più soggetto a errori dovuti da pregiudizio, inesperienza e aspettative (non che la radiestesia fisica sia priva di questi, ma indubbiamente la quantità è certamente differente). Se per la fisica quantistica l’osservatore influenza il sistema osservato poi, viene da sé che chi usa il pendolo ha potere fisico (movimenti della mano) e mentale (pregiudizio) di influenzare il risultato!
Cosa faccia muovere il pendolo infine, resta tuttora un mistero.
C’è chi dice che a muoverlo è la parte inconscia dell’operatore, chi affida il merito al divino, chi ai campi elettromagnetici e chi non si pone proprio la questione, e si preoccupa solamente di verificare se le risposte sono attendibili o meno (scoprendo con immenso stupore che, effettivamente, possono esserlo).
Questo tipo di radiestesia dunque, seppur molto dibattuta e vista con occhio scettico, stupisce nel dare risultati spesso simili alla radiestesia fisica (quando si fanno misure alla portata di entrambi i campi), e crea attorno a sé un vero e proprio alone di stupore e sconcerto dovuto alla sua natura per noi attualmente oscura.
Non essendo il pendolo uno strumento con principi fisici particolari, non è limitato ad uno specifico range di funzionamento, e permette individuare una gamma più ampia di segnali/risposte e viene usato anche nel campo della divinazione.
Se pensi che ciò che ho detto non stia né in cielo ne in terra, c’è un esperimento (documentato) molto interessante che probabilmente ti darà una più ampia veduta:

Nel Bestseller “Psycho Cybernetic”, scritto dal Chirurgo Maxwell Maltz, sono presenti due esperimenti molto curiosi, che ti riporto traducendoli in Italiano:
In un esperimento controllato, lo psicologo R. A. Vandell dimostrò che la pratica mentale nel lanciare freccette contro un bersaglio – in cui la persona si siede ogni giorno per un certo periodo di tempo davanti al bersaglio e immagina di lanciare le freccette – migliora la mira tanto quanto l’effettivo lancio delle freccette.
Il Research Quarterly riportò un esperimento sugli effetti della pratica mentale nel migliorare l’abilità di successo nei tiri liberi nel basket.
Un gruppo di studenti che si esercitava a lanciare la palla ogni giorno per 20 giorni fu valutato nel primo e nell’ultimo giorno dell’esperimento.
Un secondo gruppo fu valutato nel primo e nell’ultimo giorno, ma non svolse alcun tipo di pratica nel frattempo.
Un terzo gruppo fu valutato nel primo giorno, e poi trascorse 20 minuti al giorno immaginando di lanciare la palla nel canestro. Quando sbagliavano, immaginavano di correggere di conseguenza la propria mira.
Il primo gruppo, che si era esercitato per 20 minuti ogni giorno, migliorò il punteggio del 24%.
Il secondo gruppo, che non aveva svolto alcuna pratica, non mostrò alcun miglioramento.
Il terzo gruppo, che si era esercitato solo con l’immaginazione, migliorò il punteggio del 23%!
(Vedi terzo capitolo del libro “PsychoCybernetic” se vuoi approfondire)
Un altro esperimento scioccante è quello della gabbia e dei pulcini:
In un esperimento, Renè Peoc’h ha preso un generatore di eventi casuali, l’ha acceso, e ha fatto una statistica dei risultati ottenuti con una gabbia vuota in fianco.
Ha poi messo dei pulcini nella gabbia, facendo credere loro che il generatore fosse la loro madre.. e i risultati sono a dir poco strabilianti:

(Esperimento e foto tratte dal libro “Diventa Supernatural” del Dottor Joe Dispenza – pag. 96 della versione Italiana).
La nostra mente ha un potere che va ben oltre ciò che ci viene insegnato.. e alla luce di ciò, la radiestesia mentale non è poi così tanto da manicomio!
Radiestesia Fisico-Mentale
C’è poi un filone che accomuna queste 2 scuole, ed è il caso in cui uno strumento fisico viene usato per fare letture mentali, o viceversa uno strumento mentale viene usato per fare letture fisiche.
Il secondo esempio è sicuramente il più comune. Se prendiamo l’esempio delle bacchette a L (che ho portato varie volte sul mio canale Youtube per la loro immediatezza e semplicità), ci rendiamo conto che siamo chiaramente a metà fra i due.

Infatti, se usandole non pensiamo a nulla (non ci diamo l’intento di cercare una cosa specifica ma andiamo a caccia di “campi elettromagnetici”), noteremo che in punti diversi faranno movimenti diversi:
- a volte si incrociano e restano incrociate
- a volte oscillano in maniera più o meno armonica
- altre volte invece non si muovono affatto
- ecc
Facendo un controllo incrociato con l’antenna di lecher per esempio, noteremo che ogni tipo di oscillazione corrisponde a un qualcosa di specifico: sull’acqua si muovono in un certo modo, sui nodi di Hartmann in un altro, ecc ecc.
Questo dunque ci permette di catalogare i movimenti in base a ciò che lo strumento ci mostra, e usarle dunque in maniera fisica.
Al contrario, se ci diamo un fermo comando mentale (intento) di trovare il famoso flusso sotterraneo, mantenendo una mente sgombra e priva di ogni dubbio, noteremo che le bacchette si muoveranno solo in prossimità di questo, stando ferme dove questo non è presente.
So che può sembrare assurdo e al limite del ridicolo, ma ho fatto l’esempio delle bacchette a L in quanto è una cosa che puoi tranquillamente sperimentare in prima persona (farò dei video dedicati all’illustrati come fare)!
Al contrario poi, troviamo casi in cui strumenti fisici vengono usati con un approccio più simile a quello mentale, come mi pare di osservare nel caso dell’antenna Lecher versione ACMOS applicata appunto con protocollo ACMOS.
Si Tratta Dunque Di Una Materia Attendibile?
La realtà è che viviamo in un modo di cui conosciamo talmente poco che, dare un giudizio oggettivo su un qualcosa di così fuori dalle nostre corde, è praticamente impossibile.
Osservando i risultati che si ottengono però, è chiaro come alla base ci sia qualche principio reale (seppur attualmente sconosciuto), in entrambi i tipi di radiestesia:
- Molti comuni e ditte che si occupano di scavare pozzi di tutto il mondo per esempio, si avvalgono dei servizi dei rabdomanti per svolgere al meglio il proprio lavoro.
- Se si analizzano siti storici, ci si stupisce di come queste conoscenze venissero sfruttate nel passato!
- Molte persone con problematiche più o meno gravi, hanno benefici talvolta sbalorditivi grazie a servizi di olisti esperti in queste pratiche.
Io stesso ho ottenuto risultati che non credevo possibile applicando queste tecniche sui miei cari e conoscenti…
..e proprio alla luce di questi successi ho voluto iniziare a condividere questa splendida materia, che già di suo fa cose incredibili, e chissà dove si potrebbe arrivare con un sincero appoggio di scienza e medicina!
Purtroppo però, ho notato che molti programmi televisivi che potrebbero aiutare a diffondere tutto ciò, hanno invece preso informazioni o esempi decontestualizzati di queste persone all’opera per screditarli e far sparire questa disciplina… chissà, forse perchè scomoda per chi guadagna sui mali altrui!
Sicuramente questa materia ha ancora lacune e punti ciechi da scoprire, ma ci ha dimostrato di essere un tassello in più nel nostro puzzle che mira a capire di più sulla nostra esistenza!
Valutare con mente aperta o decidere di vivere con il paraocchi è una questione del tutto personale, ma ti incoraggio caldamente a sperimentare queste tecniche in prima persona (per esempio con l’esercizio gratuito delle bacchette a L che ti ho condiviso nell’articolo su Walter Kunnen) e renderti conto da te se funziona o meno!
Se poi ci prendi gusto, e sei interessato a capire i diversi strumenti che la radiestesia ha nel suo arsenale, ho creato un pdf con un riassunto dei principali e una breve spiegazione delle loro caratteristiche. È completamente gratuito e lo trovi QUI!
Se sei arrivato/a fin qui, ti ringrazio per la fiducia riposta nelle mie parole che ti ha portato a leggere l’articolo per intero. Ti invito comunque a fare le tue ricerche e fidarti solo ed unicamente delle tue considerazioni personali (del resto, nessuno meglio di te sa valutare cosa fa bene al tuo corpo, e cosa no). Come ogni altro articolo di questo sito, è soggetto al disclaimer consultabile al link https://samuelomoregie.com/disclaimer/ , che invito caldamente a leggere prima di prendere qualunque iniziativa sulla base di quanto letto.
In breve, il contenuto del mio sito è puramente informativo e riflette solo il mio punto di vista personale. L’uso delle informazioni è interamente a tua discrezione e responsabilità.
Ed ora che anch’io so di non sapere…
Un abbraccio e alla prossima,
Samuel
Fonti
I contenuti che condivido nascono da esperienze dirette, test sul campo e studio di varie fonti, comprese quelle dei pionieri che hanno tracciato questi sentieri prima di me.
In particolare, per chi desidera approfondire alcune delle basi di riferimento che ispirano anche il mio lavoro, e vedere le fonti che cito, segnalo questi due articoli:
- https://samuelomoregie.com/gli-antichi-segreti-sulla-salute-riscoperti-da-walter-kunnen/
- https://samuelomoregie.com/campi-elettromagnetici-il-vero-prezzo-dellessere-connessi/
(Le fonti non si esauriscono qui, ma rappresentano una parte significativa del mio percorso di studio.)